Usha Vance non perderà la cittadinanza americana a causa dell’ordine esecutivo di Trump contro lo ius soli


A seguito dell’ordine esecutivo del presidente Donald Trump volto ad abolire lo ius soli, ossia il diritto alla cittadinanza americana per chi nasce nel territorio degli Stati Uniti, sono circolate voci secondo cui questa decisione revocherebbe la cittadinanza a Usha Vance, moglie del vicepresidente J.D. Vance, poiché i suoi genitori non erano statunitensi. In realtà, la narrazione diffusa sui social è del tutto infondata.
Per chi ha fretta
- L’ordine esiste, ma riguarda solo i futuri nati nel territorio degli Stati Uniti.
- Di fatto, l’ordine non risulta retroattivo e non può colpire Usha Vance.
Analisi
La narrazione circola con la foto di Vance e sua moglie accompagnata dal seguente testo:
INETTI
NOVITÀ: la moglie di JD Vance, Usha Vance, avrà la cittadinanza revocata se Trump firmerà il suo ordine esecutivo che vieta la cittadinanza per diritto di nascita. I suoi genitori non erano cittadini statunitensi al momento della sua nascita. Ops.

L’ordine esecutivo non è retroattivo
Il 20 gennaio 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo contro l’acquisizione automatica della cittadinanza a coloro che nascono negli Stati Uniti. Il provvedimento, che andrebbe contro l’articolo 14 della Costituzione e attualmente bloccato da un giudice di Seattle, non risulta affatto retroattivo e non può in alcun modo colpire la moglie del vicepresidente Vance.
Conclusioni
Non essendo l’ordine retroattivo, non è possibile revocare la cittadinanza americana a Usha Vance e a tutti coloro che l’hanno ottenuta essendo nati in precedenza nel territorio degli Stati Uniti.
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