Il Belgio ha un nuovo governo 236 giorni dopo, per la prima volta il premier sarà della destra fiamminga: «Alea iacta est»
La stretta di mano è di quelle storiche e arriva 236 giorni dopo le elezioni che avevano certificato la sconfitta del partito del premier in carica. Bart De Wever, leader della destra fiamminga dell’N-Va, ha annunciato al re Filippo del Belgio di aver raggiunto un accordo di coalizione con le forze centriste e liberali della Vallonia, (Mouvement réformateur e Les Engagés), i socialisti fiamminghi di Vooruit e i cristiano-democratici di Cd&V. Sarà lui il futuro premer del Belgio, il primo a provenire dalla destra nazionalista fiamminga. Prenderà il posto di Alexander De Croo, che aveva annunciato il passo indietro dopo le elezioni del 9 giugno scorso 2024 – in concomitanza con quelle Europee – che aveva visto il suo partito Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti (OpenVLD) crollare a 3 seggi. In Belgio non è cosa nuova la difficoltà a formare un governo. Nel 2010 il Paese rimase senza esecutivo per 541 giorni, record poi superato dieci anni più tardi. La difficoltà dipende principalmente dalla frammentazione della Camera bassa e del Senato, e la necessità di coinvolgere più partiti nella formazione del governo. Dopo più di 7 mesi, la cosiddetta coalizione Arizona è riuscita a trovare la quadra e ora a De Wever verrà dato l’incarico di formare l’esecutivo. «Alea iacta est! (Il dado è tratto, ndr)», ha esultato De Wever su X.
January 31, 2025