Morte di Davide Astori, l’accusa della procura contro i medici della Fiorentina: «Falsificato l’esame al cuore»
La Procura di Firenze ha avanzato tre richieste di condanna nel processo bis legato alla morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina deceduto il 4 marzo 2018 per morte cardiaca improvvisa, durante un ritiro della squadra in un albergo di Udine. L’accusa riguarda la falsificazione di un certificato medico per provare il buon esito dello strain, un esame che serve a certificare lo stato di funzionamento del muscolo cardiaco, provandone la capacità di contrarsi e distendersi. Accertamento diagnostico a cui il giocatore in realtà non sarebbe mai stato sottoposto per intero. La prossima udienza del processo è fissata per il 31 marzo e la sentenza potrebbe arrivare lo stesso giorno.
L’esame al cuore di Astori del 2017 saltato fuori nel 2019
Secondo quanto riporta La Nazione, i dati presentati nel referto risalirebbero al 2017. Lo strain non è previsto nella visita medico-sportiva ma talvolta viene comunque effettuato. In seguito alla visita effettuata da Astori nel 2017 quando arrivò alla Fiorentina, l’esame mai concluso sarebbe rimasto “aperto” e il suo esito chiuso stampato due anni dopo, quando Astori era già morto. «Quell’esame, non era presente nella cartella clinica di Astori alla data della sua morte, ma fu inserito un anno dopo», scrive Il sostituto procuratore Antonino Nastasi. Prosegue il pm: «Galanti chiese quel documento falsificato per passarlo ai suoi difensori nella speranza di attenuare la sua colpa nel procedimento per la morte di Astori per cui fu in seguito condannato a un anno di reclusione».
Le accuse
La procura ha chiesto 3 anni e 6 mesi di reclusione per Giorgio Galanti, ex direttore sanitario di medicina dello sport dell’ospedale Careggi; 3 anni per il medico sportivo Loira Toncelli; e 1 anno e 4 mesi per Pietro Amedeo Modesti, successore di Galanti. Secondo il pm, Galanti e Torcelli devono rispondere di falso, mentre Modesti di distruzione di atto autentico. Intanto, attualmente la pena di Galanti relativa al primo processo rimane sospesa. L’uomo è stato condannato a un anno di reclusione per omicidio colposo in primo grado e in appello, ma a doversi esprimere è la Cassazione. La prima udienza per la prosecuzione del processo nel terzo grado di giudizio è fissata per il 4 marzo 2025 settimo anniversario della morte del calciatore.