La storia del collezionista italiano che ha scoperto di aver comprato un Modigliani a un mercatino dell’usato


Un quadro comprato quindici anni fa in un mercatino di Les Mans da un collezionista italiano si è rivelato essere un’opera di Amedeo Modigliani, risalente ai primi mesi di fama dell’artista livornese. Era il 2010 quando l’imprenditore e collezionista marchigiano Paolo Guzzini acquistò il dipinto senza troppe pretese. Tornato a casa, notò sul retro del quadro un timbro misterioso, che lo spinse a indagare sulla sua origine. Nel giro di qualche settimana, Guzzini risalì a dove era stato apposto il timbro: un negozio di Montmartre che nei primi del Novecento era particolarmente frequentato dagli artisti che si riunivano nella capitale francese alla ricerca di ispirazione.
Le analisi chimiche della tela
A questo primo elemento, nel corso degli anni se ne sono aggiunti altri. Su consiglio dell’amico e critico d’arte Alberto Mazzacchera, Guzzini fece analizzare la tela. I risultati hanno confermato che il bianco utilizzato era tipico della Parigi bohemienne dei primi del secolo scorso, permettendo così di datare l’opera a quel periodo. A questo punto, colpito dallo stile del dipinto, ha deciso di rivolgersi all’archivio Modigliani di Roma. Lì è arrivata la svolta definitiva: il quadro è autentico e porta la firma di Amedeo Modigliani.
Il ritratto di Mario Cavalieri
Ritrae Mario Cavalieri, un amico che l’artista aveva conosciuto durante il suo soggiorno a Venezia. Cavalieri ospitò Modigliani a casa sua e i due strinsero un rapporto solido, che si interruppe con la morte del veneziano a 35 anni, stroncato da una tubercolosi. Non è però la città lagunare il luogo in cui l’opera è stata realizzata. Secondo le analisi, il quadro venne dipinto a Parigi nel corso del 1906. Uno dei primi anni dell’ascesa di Modigliani ad artista di fama internazionale. Un capolavoro rimasto nascosto per oltre un secolo, fino a quel fortunato giorno in un mercatino di provincia.
