L’ex ostaggio di Hamas: «Mi hanno tenuta reclusa nelle strutture dell’Unrwa senza cure mediche»
Emily Damari, una degli ostaggi liberati di Hamas sostiene di essere stata tenuta prigioniera nelle strutture delle Nazioni Unite a Gaza. La ragazza israelo-britannica rilasciata negli scorsi giorni lo ha affermato in una telefonata con il primo ministro britannico Keir Starmer. Nel corso della conversazione, la 28enne ha dichiarato di essere stata trattenuta nelle pertinenze dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, dopo essere stata catturata negli attacchi del 7 ottobre, senza che le siano state fornite cure mediche, ma solo una bottiglietta di disinfettante, nonostante fosse ferita alla gamba e alla mano da colpi d’arma da fuoco. In una nota, l’Unrwa ha affermato che le dichiarazioni di Damari sono «molto serie», ribadendo di aver più volte chiesto indagini indipendenti su come Hamas utilizzi le strutture delle Nazioni Unite.
Israele contro l’Unrwa
Nel corso degli scorsi mesi, Israele ha progressivamente messo fuori legge l’agenzia per i rifugiati palestinesi. In particolare, tramite due leggi che bloccano l’attività dell’ente, fondamentale per consegnare cibo e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Un anno fa, Tel Aviv aveva accusato i dipendenti dell’Unrwa di avere preso parte agli attacchi del 7 ottobre. Le accuse di Israele avevano portato numerosi Paesi, tra cui l’Italia, a sospendere i finanziamenti all’agenzia Onu. Tuttavia, un’indagine indipendente ha rilevato che le affermazioni di Tel Aviv erano infondate. In seguito, l’Italia e altri Paesi hanno ricominciato a finanziare l’agenzia.
L’Unrwa: «Abbiamo perso il controllo delle nostre strutture»
Parlando al canale Bbc Radio 4, la direttrice delle comunicazioni dell’Unrwa Juliette Touma ha affermato che l’agenzia potrebbe non essere stata in controllo di dove si trovava Damari. «Per molti, molti mesi non abbiamo avuto accesso a molte delle nostre strutture», ha commentato. « La stragrande maggioranza dei nostri edifici è stata trasformata in rifugi quando è iniziata la guerra», ha sottolineato Touma aggiungendo che i rifugi hanno ospitato oltre un milione di persone. Mentre si delineano i contorni della vicenda, prosegue il rilascio degli ostaggi. Oggi è il giorno della liberazione di Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Siegel.
In copertina: Emily Damari riabbraccia la madre dopo essere stata rilasciata, il 19 gennaio 2025 | EPA/IDF