Roccaraso si prepara all’invasione bis, attesi in migliaia. L’ombra del riciclaggio sulle banconote da venti euro, tantissime e tutte usate dai turisti
Mentre Roccaraso, la cittadina dell’Aquila invasa domenica scorsa da migliaia di turisti campani, si prepara al bis di questa domenica, il comune si è attrezzato per effettuare controlli a tappeto. Oggi, 1 febbraio, sono già arrivati due pullman turistici nella località e le piste da sci stanno già iniziando a riempirsi più del solito. La grande attesa, però, è per domani: si stima l’arrivo di almeno 3mila persone provenienti dalla Campania, compresa la tiktoker Rita De Crescenzo, come da lei stessa annunciato e da cui sarebbe partito l’esodo di massa. «Ci stiamo preparando a gestire la situazione. Siamo sicuramente più organizzati della settimana scorsa», rassicura il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. Dopo l’invasione di massa e il blocco della strada statale di domenica scorsa, infatti, il comune ha previsto una stretta per limitare l’arrivo degli autobus turistici: massimo 100, con accesso regolato in base a targhe alterne e due punti di approdo per i turisti, uno sulla statale 17 e l’altro a Castel di Sangro. Attualmente, ci sono già 60 autobus prenotati.
Controlli a tappeto e sospetto riciclaggio
Ma dopo l’invasione di domenica, un dispiegamento maggiore di autorità sono state messe al lavoro. Le forze dell’ordine effettueranno controlli a tappeto sia nelle piste da sci che nelle attività commerciali. Gli occhi sono puntati su possibili fenomeni di riciclaggio, uso di banconote false o evasione fiscale da parte dei negozianti. Finanza e carabinieri sono già all’opera per analizzare l’ingente quantità di denaro che è circolata domenica scorsa. Da una prima analisi è emerso, infatti, che i pagamenti dei turisti sono stati effettuati in larga parte in contanti e con banconote da 20 euro. Si parla di un giro di affari che ruota attorno ai 150mila euro, raccolti in una sola domenica. Il sospetto delle autorità è che possa esserci da un lato, un sistema di riciclaggio di denaro e, dall’altro, di evasione fiscale da parte dei commercianti che potrebbero non aver dichiarato tutti gli incassi o effettuato vendite senza scontrini.