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Roccaraso si prepara all’invasione bis, attesi in migliaia. L’ombra del riciclaggio sulle banconote da venti euro, tantissime e tutte usate dai turisti

01 Febbraio 2025 - 16:16 Ygnazia Cigna
roccaraso
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«Ci stiamo preparando a gestire la situazione. Siamo sicuramente più organizzati della settimana scorsa», dichiara il sindaco. Ma c'è il sospetto che dietro le gite ci sia dell'altro

Mentre Roccaraso, la cittadina dell’Aquila invasa domenica scorsa da migliaia di turisti campani, si prepara al bis di questa domenica, il comune si è attrezzato per effettuare controlli a tappeto. Oggi, 1 febbraio, sono già arrivati due pullman turistici nella località e le piste da sci stanno già iniziando a riempirsi più del solito. La grande attesa, però, è per domani: si stima l’arrivo di almeno 3mila persone provenienti dalla Campania, compresa la tiktoker Rita De Crescenzo, come da lei stessa annunciato e da cui sarebbe partito l’esodo di massa. «Ci stiamo preparando a gestire la situazione. Siamo sicuramente più organizzati della settimana scorsa», rassicura il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. Dopo l’invasione di massa e il blocco della strada statale di domenica scorsa, infatti, il comune ha previsto una stretta per limitare l’arrivo degli autobus turistici: massimo 100, con accesso regolato in base a targhe alterne e due punti di approdo per i turisti, uno sulla statale 17 e l’altro a Castel di Sangro. Attualmente, ci sono già 60 autobus prenotati.

Controlli a tappeto e sospetto riciclaggio

Ma dopo l’invasione di domenica, un dispiegamento maggiore di autorità sono state messe al lavoro. Le forze dell’ordine effettueranno controlli a tappeto sia nelle piste da sci che nelle attività commerciali. Gli occhi sono puntati su possibili fenomeni di riciclaggio, uso di banconote false o evasione fiscale da parte dei negozianti. Finanza e carabinieri sono già all’opera per analizzare l’ingente quantità di denaro che è circolata domenica scorsa. Da una prima analisi è emerso, infatti, che i pagamenti dei turisti sono stati effettuati in larga parte in contanti e con banconote da 20 euro. Si parla di un giro di affari che ruota attorno ai 150mila euro, raccolti in una sola domenica. Il sospetto delle autorità è che possa esserci da un lato, un sistema di riciclaggio di denaro e, dall’altro, di evasione fiscale da parte dei commercianti che potrebbero non aver dichiarato tutti gli incassi o effettuato vendite senza scontrini.

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