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Unicredit punta su Generali, comprato in Borsa il 4-5% del Leone. La mossa a sorpresa e l’incognita sui piani di Del Vecchio-Caltagirone

01 Febbraio 2025 - 21:57 Giovanni Ruggiero
Il gruppo bancario di piazza Gae Aulenti spiega che si tratti solo di un'azione di opportunismo di mercato. Il prossimo 8 maggio però il ceo Orcel dovrà prendere una posizione tra Mediobanca e il duo Del Vecchio-Caltagirone per il controllo di Generali

Anche Unicredit entra nella partita per le Assicurazioni Generali, in vista del rinnovo del Cda. Secondo il Sole 24 ore, il gruppo bancario guidato da Andrea Orcel ha comprato titoli di Generali negli ultimi giorni. Una mossa a sorpresa che ha portato la partecipazione di Unicredit in Generali al 4-5 %.

Solo speculazione di mercato?

In una stringata nota, UniCredit ha spiegato di essere solo «focalizzato sulle due operazioni Commerz e Banco Bpm». Il gruppo di piazza Gae Aulenti non nega la recente manovra sui titoli di Generali. Ma spiega che anche in passato avrebbe accumulato posizioni e, così come stavolta, non sarebbe un fatto «strategico, ma solo finanziario», considerando l’appeal speculativa di Generali. Di certo si tratta di un’operazione remunerativa per Unicredit. Ma il sospetto che una strategia ci sia è sempre più forte.

Lo scontro per il controllo di Generali

La mossa di Unicredit, inevitabilmente influirà sulla prossima assemblea di Generali. Il prossimo 8 maggio infatti dovrà essere nominato il nuovo Cda. A quel punto il ceo di Unicredit Orcel dovrà decidere con chi schierare la sua quota. Quindi se scegliere di sostenere Alberto Donnet, ceo di Mediobanca, che ha già il 13% e punta a una propria lista. O con Delfin, quindi la famiglia Del Vecchio, e Caltagirone, che insieme possono contare sul 20% del capitale.

L’ipotesi di alleanza

Unicredit non è certo tra i primi tifosi dell’operazione di Dolfin-Caltagirone su Mediobanca attraverso Mps. La nascita del cosiddetto Terzo polo bancario italiano piace poco al ceo Orcel, che nella battaglia di Trieste troverebbe alleati a lui più affini nel ceo di Generali, Philippe Donnet, e in Mediobanca.

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