Caso Almasri, ora per Meloni parleranno Piantedosi e Nordio
Non sarà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a riferire in Parlamento sul caso Almasri, come invece stanno chiedendo le opposizioni da giorni. A parlare saranno il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello dell’Interno Matteo Piantedosi. Nelle prossime ore si riuniranno i capigruppo della Camera (alle 13) e quelli del Senato (alle 15) per definire il calendario dei lavori. Mercoledì scorso la proposta del governo di far riferire il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani è stata respinta dalle opposizioni, che poi hanno aumentato le proteste. Come è avvenuto stamane, in un’aula semideserta, con Giuseppe Conte che è stato il primo a prender parola, mentre i deputati del M5s hanno fatto una mini-maratona oratoria, prendendo la parola in 36 nella discussione sul decreto cultura, parlando però alla fine del generale libico liberato e del suo rimpatrio su un volo di Stato.
L’incontro a Chigi con Bongiorno e il segreto di Stato che non c’è
«Se non ci sarà una risposta adeguata, il Pd non sarà disponibile a riprendere i lavori d’Aula», ha dichiarato per il Pd Chiara Braga. Matteo Renzi invece affonda: «Le opposizioni unite chiedono che il governo riferisca sulla vicenda Almasri. Meloni non c’è, Nordio non c’è, Piantedosi non c’è. Saranno tutti a Roccaraso». «Il governo decide chi va a riferire in nome è per conto dell’esecutivo – ha replicato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani -, non è che decide l’opposizione chi deve andare». Giulia Bongiorno è la senatrice della Lega che ha la difesa unitaria di Meloni, Mantovano, Nordio e Piantedosi. Ha presenziato stasera in un punto a Palazzo Chigi. Sul caso ancora non c’è né segreto ddi Stat né quello istruttorio, perché la procura di Roma ha omesso il tutto passando la palla al Tribunale ddei minsitri.