Make Europe Great Again: la strategia di Musk per distruggere l’Ue e il ruolo di Giorgia Meloni
Da Maga a Mega. Il piano di Elon Musk “to make Europe Great Again” punta il 7 e l’8 febbraio. In quei giorni a Madrid si riuniranno i Patrioti per l’Europa, ovvero i volti più noti dell’estrema destra continentale. Ci saranno Marine Le Pen, Viktor Orbán e Geert Wilders. E l’organizzazione è naturalmente in capo a Vox e a Santiago Abascal. Ci sarà anche la Lega di Matteo Salvini. Ma in Europa il padrone di Tesla può già contare su molti alleati. Se in Italia c’è Giorgia Meloni, Nigel Farage è l’uomo giusto per il Regno Unito, lo slovacco Robert Fico, il rumeno Calin Georgescu e il polacco Dominik Tarczyński sono i rappresentanti per l’Europa dell’Est su cui Musk punta. Mentre il Portogallo c’è Andrea Ventura di Chega, in Francia Éric Zemmour di Reconquête, in Germania Alice Weidel con l’Afd, in Olanda Dick Schoof e in Belgio Tom Van Grieken di Vlaams Belang.
Make Europe Great Again
Tutti insieme possono diventare l’avanguardia del Mega. L’asset più importante però è proprio Meloni. La premier italiana già si propone da mediatrice con Donald Trump sui dazi per l’Ue. E c’è un tema che farà da cartina di tornasole della penetrazione politica di Musk in Ue. Lui e gli altri di Big Tech sono contrari alle regole per la protezione dei dati personali in vigore nel Vecchio Continente. Mentre la Silicon Valley si oppone agli sforzi di Bruxelles per imporle di pagare le imposte – come a tutte le altre imprese – sui guadagni realizzati nella Ue. E i giganti tecnologici Usa sono contrari alle regole Antitrust europee, le più sviluppate del mondo, contro monopoli e abusi di posizione dominante. Un cedimento o un appeasement da questo punto di vista potrebbe costituire il segnale che Musk sta riuscendo nel suo intento.
Afd
Intanto l’imprenditore sudafricano punta tutto sulle elezioni in Germania. Il suo endorsement per Alternative Für Deutschland, da lui definito come l’unica speranza per la Germania, ha spinto il partito di Wiesel al secondo posto nei sondaggi. Conquistare Berlino sarebbe il risultato più importante nel risiko europeo. Ma oggi la conventio ad excludendum nei confronti del partito che fino a ieri voleva l’uscita della Germania dall’euro sta tenendo. In Austria invece Musk ha benedetto Martin Sellner, suprematista leader del Movimento Identitario. Nel Regno Unito invece ha applaudito Tommy Robinson, criminale inglese di estrema destra, a scapito del brexiter Farage, che pure sta volando nei sondaggi.
Farage e Robinson
Musk ha attaccato Farage proprio per la sua opposizione a Robinson, uno troppo estremista persino per il leader di Reform Uk. Ma ora potrebbe comunque donare decine di milioni di sterline a Farage per sconvolgere la politica britannica. In Francia invece evidentemente Musk non si fida di Marine Le Pen, visto che ha endorsato Zemmour. L’Ue finora ha reagito intensificando le indagini sugli algoritmi di X. La Commissione europea ha, infatti, richiesto alla piattaforma di fornire una serie di documenti relativi ai «sistemi di proposte» ovvero quelli che suggeriscono agli utenti cosa leggere o seguire. Il proprietario della piattaforma ha risposto di essere un paladino della libertà di parola e ha accusato Bruxelles di censura.