Emis Killa: «Sono solo indagato, non sono preoccupato. Non ho mai mollato manco uno schiaffo allo stadio»
«Chiaramente avrei preferito andare a Sanremo. Non penso che queste frequentazioni (con gli ultras del Milan, ndr) mi abbiano danneggiato. Io con loro ho solo condiviso l’amicizia. Io al momento sono solo indagato, non sono preoccupato». Queste le parole del rapper Emis Killa in un passaggio dell’intervista andata in onda su Rai3, nella puntata del programma di Massimo Giletti, «Lo stato delle cose».
Il nome dell’artista figura nel registro degli indagati per associazione a delinquere nell’inchiesta «Doppia curva» della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista, con il reset delle curve milanesi. Dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati Emis Killa ha rinunciato a gareggiare per il Festival di Sanremo. Nella sua abitazione a Vimercate erano stati trovati coltelli, tirapugni e un taser. «Ho sempre condiviso l’amicizia e basta», ha precisato il rapper. Ma anche gli affari? «No, io al momento sono soltanto indagato». E sulla barberia: «Che c’è di male signori? La barberia è una roba lecita, voglio dire. Non ho fatto niente di strano». E sulla pericolosità sociale espressa nell’ordinanza della procura replica: «Loro contestano questa pericolosità, perché io ero presente nel momento in cui c’è stata una colluttazione allo stadio. Io non faccio parte di questa colluttazione, sono diversi metri indietro. Quindi la pericolosità dove sta? Io non ho mai mollato manco uno schiaffo allo stadio, capisce? Questo è tutto quello che posso dire».