Trump ferma i dazi al Messico per un mese, in cambio 10mila soldati al confine. In serata la telefonata con Trudeau
Donald Trump ha accettato di sospendere per un mese i dazi contro il Messico. Ad annunciarlo è la presidente messicana Claudia Sheinbaum, che in cambio ha annunciato il dispiegamento di 10mila soldati al confine con gli Stati Uniti per frenare il flusso di migranti verso Nord. La tariffa del 25% ordinata dal presidente americano sulle importazioni di prodotti originari del Messico sarebbe scattata a partire da domani, martedì 4 febbraio. L’intesa tra i due Paesi è stata confermata anche dallo stesso Trump, che su Truth scrive: «Non vedo l’ora di partecipare ai negoziati con la presidente Sheinbaum mentre cerchiamo di raggiungere un “accordo” tra i nostri due Paesi».
Cosa prevede l’accordo tra Usa e Messico
Poche ore prima dell’annuncio dell’intesa, ancora volavano stracci tra i governi di Messico e Stati Uniti. «Accusare il governo messicano di essere alleato del narcotraffico è, oltre che un insulto al nostro Paese, un pretesto per distrarre l’opinione pubblica degli Stati Uniti», ha scritto su X il ministro dell’Economia messicano Marcelo Ebrard. L’accordo per la sospensione dei dazi consiste in tre punti principali. Il primo è la promessa da parte del Messico di «rafforzare immediatamente il confine settentrionale con 10mila membri della Guardia Nazionale per impedire il traffico di droga dal Messico agli Stati Uniti, in particolare il fentanyl». Il secondo è la promessa da parte degli Stati Uniti di «lavorare per impedire il traffico di armi ad alta potenza verso il Messico». Infine, i due Paesi si sono impegnati a lavorare a nuovi accordi relativi alla sicurezza e al commercio.
February 3, 2025
In serata la telefonata tra Trump e Trudeau
Assieme al Messico, ci sono altri due Paesi bersagliati dai dazi di Trump. Si tratta del Canada, che si vedrà applicata una tariffa del 25% sulle esportazioni verso gli Usa, e della Cina, a cui sarà imposta una tariffa aggiuntiva del 10%. Trump ha rivelato in un post su Truth di aver parlato con il premier canadese Justin Trudeau e ha annunciato che lo risentirà alle 15 ora locale (le 21 in Italia). «Il Canada non consente nemmeno alle banche statunitensi di aprire o fare affari lì», ha detto Trump in un post dopo la sua telefonata con Trudeau. Secondo molti media americani, questo annuncio lascia intravedere uno spiraglio di accordo, sulla falsa riga di quanto già accaduto in queste ore tra Stati Uniti e Messico.
Foto copertina: EPA/Yuri Gripas | Il presidente americano Donald Trump dentro lo Studio Ovale