La lotta di Bianca Balti nella giornata mondiale contro il cancro: «Sembrava una condanna a morte, ma oggi mi sento più viva che mai»
«È sempre stato solo un giorno casuale che qualche post su Instagram mi ricordava». «Fino all’8 settembre 2024, il giorno in cui il cancro, ovarico per essere precisi, è entrato nella mia vita con una sensazione molto simile a una condanna a morte». Sono queste le parole che la modella Bianca Balti affida a un post su Instagram oggi, 4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro. «Sebbene mia zia sia morta di cancro al seno metastatico all’età di 39 anni e mia madre abbia avuto un mieloma un paio di anni fa. E nonostante la mia diagnosi, nel 2021, che ha confermato che sono portatrice del gene BRCA1 per il quale, nel dicembre 2022, ho subito una doppia mastectomia preventiva. Il cancro non poteva abitare i miei pensieri, figuriamoci il mio corpo», continua la modella che sarà co-conduttrice della seconda serata di Sanremo 2025.
Bianca Balti: «Dopo il cancro non do più la vita per scontata»
«Fino all’8 settembre 2024, il giorno in cui il cancro, ovarico per essere precisi, è entrato nella mia vita con una sensazione molto simile a una condanna a morte. Il 14 ottobre ho iniziato il mio percorso di chemioterapia che si è appena concluso, lunedì 27 gennaio. Ma con mia grande sorpresa, in quegli ultimi mesi mi sono sentita più viva che mai». Infatti, scrive Bianca Balti, «non davo più per scontata la mia vita e la mia gratitudine ha raggiunto il picco massimo. Tutto ha iniziato ad avere il sapore di una vera benedizione. È stato difficile e non è ancora finito, ma non lo cambierei in nessun altro modo. Si dice: “Ciò che non ti uccide ti rende più forte”, ma la mia esperienza è che ciò che non mi ha uccisa mi ha fatto amare la vita molto di più», conclude la modella, prima di descrivere le venti foto che compongono la galleria. Alcuni scatti mostrano momenti di tensione, altri gioiosi, altri ancora agrodolci. La numero uno e la ventesima aprono e chiudono il percorso: mostrano la prima e l’ultima seduta di chemioterapia.
