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Sanremo via dalla Rai? Parte il ricorso contro il Tar: «Non esiste il Festival senza di noi»

04 Febbraio 2025 - 18:09 Ugo Milano
Teatro Ariston Sanremo
Teatro Ariston Sanremo

Gli avvocati della Rai hanno presentato il ricorso contro la sentenza del Tar Liguria, che aveva giudicato illegittimo l’affidamento diretto dell’organizzazione del Festival della Canzone Italiana alla Rai da parte del Comune di Sanremo. Secondo quanto riportato da Repubblica, la difesa della Rai si fonda sull’idea che «non esiste il Festival di Sanremo senza di noi, il marchio è inscindibile dal format», oltre ad altri elementi esposti nel ricorso.

A dicembre, il Tar della Liguria aveva pubblicato una sentenza di 58 pagine con conseguenze significative per il settore televisivo e musicale, stabilendo che: «È illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival. Per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, dal 2026 si dovrà procedere con una gara aperta agli operatori del settore».

In seguito a questa decisione, Viale Mazzini aveva diffuso un comunicato in cui affermava che «i giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival. Nessun rischio, quindi, che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi». Oggi, però, la Rai ha deciso di passare al contrattacco.

Il Tar ha esaminato il ricorso presentato da Just Entertainment, una società attiva nell’editoria musicale e nell’organizzazione di eventi, che nel marzo 2023 aveva manifestato al Comune di Sanremo il proprio interesse «ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo» e del relativo marchio, con l’obiettivo di occuparsi dell’organizzazione e dello svolgimento della manifestazione, oltre che delle relative «attività di promozione e diffusione».

Non avendo ricevuto alcuna risposta dal Comune, che «avrebbe riferito che nessun affidamento era intervenuto in favore di Rai con riferimento alle future edizioni del Festival», Just Entertainment ha impugnato il provvedimento con cui il Comune stesso «avrebbe affidato a Rai la concessione dell’uso in esclusiva del marchio “Festival della Canzone Italiana’ e ‘lo svolgimento della 74/a edizione del Festival, nonché di eventuali successive edizioni”».

La sentenza si basa su una distinzione complessa tra la titolarità del marchio e il format televisivo. Secondo l’interpretazione di Viale Mazzini, «il Tar ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio “Festival della Canzone Italiana”, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi».

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