Trump Jr aveva l’ok della Regione Veneto per cacciare le anatre a Venezia, l’assessore: «L’abbiamo autorizzato noi»
Donald Trump jr avrebbe avuto il permesso per cacciare nella valle da pesca veneziana. A confermarlo è l’assessore regionale del Veneto, Cristiano Corazzari, che ha anche le deleghe alla caccia e alla pesca. Al Corriere del Veneto, l’assessore dice chiaro e tondo che per quella battuta di caccia «abbiamo rilasciato l’autorizzazione». Il caso è scoppiato con la denuncia del consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni, che ha depositato la denuncia ai Carabinieri forestali di Mestre Venezia.
La denuncia
Secondo Zanoni, Trump jr non poteva sparare alle anatre in quell’area perché non aveva i documenti necessari per poter cacciare, come ad esempio il tesserino venatorio. E poi il figlio del presidente Usa avrebbe ucciso un esemplare protetto di casarca (Tadorna Ferruginea). Si tratta di un’anatra rarissima in tutta Europa e protetta dalla direttiva «Uccelli» e dalla legge italiana, spiega Zanoni. Con un post su Facebook delle scorse ore, Zanoni ha fatto sapere di aver depositato un’interrogazione affinché la Regione riferisca «quali sanzioni intende mettere in atto». La stessa cosa ha fatto Luana Zanella di Avs indirizzandola al governo.
L’assessore regionale: «Documenti di Trump jr in regola»
Diversa, invece, la posizione dell’assessore Corazzari, che chiarisce di aver rilasciato l’autorizzazione. «Era il 25 novembre quando dalla valle Pirimpiè di Campagna Lupia nel Veneziano arrivava una lista di sette ospiti, tra cui il figlio del presidente degli Stati Uniti, invitati a una battuta di caccia», spiega.
«Tre giorni dopo, secondo i funzionari di Corazzari è stata protocollata la richiesta di rilascio del tesserino regionale per la stagione venatoria 2024 e 2025 di cui hanno diritto anche i cittadini stranieri previa consegna della copia di una serie di documenti», prosegue. E precisa che i documenti in questione sono: la carta di identità, il permesso di attività venatoria nel proprio Paese tradotto in italiano, la carta europea dell’arma da fuoco, una polizza assicurativa in italiano per la responsabilità civile, l’attestazione di pagamento di 84 euro e l’invito del concessionario. Documenti che, stando a quanto riferisce l’assessore sono stati presentati tutti regolarmente nella richiesta. Sollecitato sulla questione, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, taglia corto: «Non ne so nulla, né quando è avvenuto, né come. Aspetto un report per saperne di più, per avere tutte le informazioni al riguardo».