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Svezia, chi era il killer della scuola di Orebro: disoccupato e sconosciuto ai vicini di casa. Il nome cambiato otto anni fa

05 Febbraio 2025 - 19:37 Ugo Milano
svezia killer strage solo incensurato sindrome asperger
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Il 35enne si sarebbe tolto la vita dopo la strage al campus per adulti. Ancora ignoto il movente dell'attacco. I compagni di scuola lo ricordano come un «recluso problematico»

Viveva da solo e aveva la fedina penale immacolata il 35enne che martedì 4 febbraio ha aperto il fuoco nel centro di istruzione di Örebro, in Svezia, uccidendo dieci persone. Lo stesso attentatore, che secondo i media locali avrebbe cambiato recentemente il suo nome da Jonas Simon a Rickard Andersson, è stato trovato morto «senza aver ingaggiato battaglia». Indizio che ha portato le forze dell’ordine a concludere che il 35enne «molto probabilmente si è suicidato». Ha agito da solo ma sul movente, almeno finora, non c’è il minimo indizio.

I dubbi sul killer incensurato e la vita solitaria

Avrebbe premuto il grilletto «senza motivazioni ideologiche», questa l’unica informazione definitiva che gli inquirenti svedesi hanno reso pubblica a 24 ore dalla peggiore sparatoria del Paese. Tutti gli altri elementi sono stati pubblicati alla rinfusa sui giornali e tabloid locali. Il quadro complessivo dipinge il 35enne come un uomo solo, senza precedenti penali e per questo completamente sconosciuto alla polizia. Dai social media e dai suoi accessi su Internet, consultati dalla polizia dopo un’irruzione nell’appartamento dell’uomo, non emerge alcuna traccia che possa spiegare il gesto.

La scuola per bambini affetti da Asperger

Il tabloid Aftonbladet riporta le parole di un familiare dell’assassino: «Da bambino era diverso ma vivace. Andava bene a scuola». In quegli anni, riportano i quotidiani svedesi, seguì il corso di studi SPASP, una classe speciale per studenti affetti da sindrome di Asperger e autismo. Raggiunta la maggiore età, il 35enne avrebbe tagliato tutti i ponti con la famiglia cambiando anche il proprio cognome. I media svedesi hanno sentito alcuni parenti che lo hanno descritto come una «persona schiva». I compagni di scuola ricordano che spesso veniva deriso in classe e ne parlano come un tipo «recluso problematico».

La disoccupazione e il porto d’armi

«Non ho mai visto né sentito nulla di quell’uomo», hanno ammesso molti dei vicini di casa dell’uomo. In quell’edificio di Örebro l’aggressore si era trasferito 14 anni fa, quando – all’età di 21 anni – aveva abbandonato la sua casa di infanzia. Secondo Dagens Nhyeter, tra i 20 e i 25 anni l’uomo guadagnava 10mila corone svedesi al mese (circa 870 euro) mentre negli ultimi nove anni non avrebbe percepito alcun reddito lavorativo. Nel 2017, però, risulterebbe un surplus di capitale di circa 11mila euro, probabilmente frutto di transazioni azionarie o immobiliari. Avrebbe inoltre conseguito la patente nel 2009, ma non risulta in possesso di alcun veicolo. L’arma con cui ha compiuto la strage, un fucile automatico da caccia, era legalmente posseduta.

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