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Roma, guardia giurata spara ai ladri che tenevano in ostaggio la vicina. Ne colpisce uno alla testa: è grave

06 Febbraio 2025 - 23:58 Stefania Carboni
guardia giurata spara
guardia giurata spara
L'uomo è intervenuto per i forti rumori. La banda stava provando a smurare la cassaforte. L'episodio in via Cassia

Una guardia giurata, mentre rientrava a casa, ha sentito degli strani rumori provenire dall’appartamento dei vicini, in via Cassia, a Roma e ha sorpreso dei ladri in azione. Da lì è nata una colluttazione e il vigilante ha esploso un colpo d’arma da fuoco che ha ferito alla testa uno dei ladri. L’uomo colpito è stato portato all’ospedale San Filippo Neri, è in pericolo di vita, mentre i complici sono scappati. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che indagano sulla vicenda.

Stavano provando a smurare la cassaforte, la vicina tenuta in ostaggio

Secondo una prima ricostruzione, riportata da Repubblica, la guardia giurata, ha sentito dei forti rumori provenire dall’abitazione al primo piano. All’interno, quattro uomini stavano cercando di smurare la cassaforte e tenevano in ostaggio la vicina. La guardia ha esploso un colpo in aria per intimidirli, ma il gruppo non si è spaventato. Anzi, ha aggredito l’uomo, tra le scale e il cortile, mentre quest’ultimo tentava invano di fermarli. Sono attimi concitati, due del gruppo riescono a scappare lanciandosi da un balcone. Nella colluttazione il vigilantes esplode un secondo colpo, stavolta ferendo uno dei ladri, alla testa. Solo lui rimane lì, a terra, mentre il resto del gruppo si dilegua in auto, grazie a un altro complice che li attendeva fuori dal comprensorio. Non si esclude che la banda fosse armata. «Sono venuta a vivere in questo comprensorio 9 anni fa» racconta a Repubblica Maria Laura Santarelli, medico del San Filippo Neri. «Appena sono arrivata, un giorno, ero in casa e ho visto due persone che scavalcavano il cancelletto del giardino, avevano in mano un piede di porco e un martello. Io avevo la grata chiusa. Gli ho detto scusate dove andate? E loro sono scappati, scavalcando la recinzione, nel parco dell’insugherata».

(in copertina foto di Max Kleinen su Unsplash)

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