I rapporti tra Elon Musk e USAID per l’Ucraina e la curiosa ispezione del 2024
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Elon Musk ha definito USAID un’«organizzazione criminale» in un suo post su X del 2 febbraio 2025. Si tratta di uno dei tanti attacchi rivolti all’agenzia per gli aiuti umanitari internazionali degli Stati Uniti d’America, come quello in cui aveva diffuso, insieme a Donald Trump Jr. e figlio del presidente americano, un falso video della propaganda russa per screditarla, accusando diversi attori di aver ricevuto denaro per esporsi a favore dell’Ucraina. Ciò nonostante, USAID aveva rapporti molto stretti con SpaceX di Elon Musk, uno di questi destinato a fornire il servizio Starlink alla popolazione ucraina. Nel 2024, questa collaborazione è stata oggetto di un’indagine della stessa USAID per determinare come il governo ucraino abbia utilizzato e monitorato i terminali forniti dall’agenzia in accordo con SpaceX.
La partnership pubblico-privata con SpaceX
La collaborazione con SpaceX per i terminali Starlink venne riportata sul sito di USAID, ma quest’ultimo risulta ora chiuso impedendo agli utenti di accedere alle informazioni contenute. Tuttavia, grazie a un salvataggio su Web Archive, è possibile consultare il comunicato del 5 aprile 2022, intitolato «USAID Safeguards Internet Access in Ukraine through Public-Private Partnership with SpaceX», in cui l’agenzia annunciava la consegna di 5 mila terminali Starlink al governo ucraino grazie a una partnership pubblico-privata con SpaceX. L’accordo venne riportato da diversi media, tra cui Reuters e Wired.
Gli interventi di Elon Musk su Starlink e l’Ucraina
Elon Musk, in un post su X di inizio novembre 2024, si era attribuito il merito del fatto che uno dei principali motivi per cui l’Ucraina non è stata completamente invasa dalla Russia fosse proprio il supporto fornito da Starlink. «Starlink è la spina dorsale delle comunicazioni militari ucraine in prima linea, perché tutto il resto è bloccato o disturbato dalla Russia», scriveva Musk. Eppure, negli anni della guerra e successivamente alla partnership con USAID, il proprietario di SpaceX aveva espresso diverse critiche. Nel 2022 aveva chiesto al Pentagono un sostegno finanziario per il servizio offerto a Kiev, minacciando di interrompere le forniture a causa dei costi elevati. Dopo un dietrofront su questo episodio, nel 2023 tornò alla carica annunciando un possibile stop al servizio, sostenendo che gli ucraini stessero utilizzando Starlink per scopi militari offensivi (ne parliamo qui).
L’ispezione del 2024 senza risposte
Riguardo a questa partnership tra USAID e SpaceX, c’è un’ulteriore vicenda riportata sul sito dell’Ufficio dell’Ispettore Generale della stessa agenzia americana. Secondo un comunicato del 14 maggio 2024, l’Ufficio aveva avviato un’ispezione, per conto di USAID, al fine di determinare come i terminali Starlink forniti fossero stati utilizzati e monitorati dal governo ucraino. Al momento, non è chiaro se questa vicenda sia in qualche modo collegata al profondo disprezzo mostrato da Elon Musk nei confronti dell’agenzia. Con lo smantellamento di quest’ultima, sarà ancora più difficile comprendere cosa sia emerso dall’ispezione.
I rapporti tra USAID e SpaceX per il Sudafrica
Non i sarebbe soltanto l’accordo per l’Ucraina. Consultando il sito UsaSpending.gov, è possibile osservare un ordine d’acquisto del settembre 2023 da parte di USAID a Space Exploration Technologies Corp. (SpaceX) per l’acquisto di attrezzature e servizi Starlink destinati allo Zimbabwe e al Sudafrica, dove è nato lo stesso Elon Musk.