Neonata muore poche ore dopo il parto, ginecologo dell’equipe di Brescia si toglie la vita: due le inchieste aperte
![neonata morta ginecologo suicida brescia](https://static.open.online/wp-content/uploads/2025/02/neonata-morta-ginecologo-suicida-brescia.jpg)
![neonata morta ginecologo suicida brescia](https://static.open.online/wp-content/uploads/2025/02/neonata-morta-ginecologo-suicida-brescia.jpg)
Un medico si è tolto la vita lo scorso 3 febbraio in Val di Non, in Trentino-Alto Adige, pochi giorni dopo essere iscritto – insieme ad altri 9 membri dell’equipe medica – nel registro degli indagati per la morte di una neonata. Non è ancora chiaro se vi sia (o quale sia) il legame tra i due eventi. Al momento le procura di Brescia e quella di Trento hanno aperto due indagini. La prima per omicidio colposo, nel tentativo di spiegare cosa abbia causato il decesso della piccola poche ore dopo il parto. La seconda per tentare di far luce sul suicidio del ginecologo.
Il travaglio difficoltoso, il trasferimento urgente e la morte per ipossia
Due drammi, forse collegati tra loro, nel giro di quattro giorni. Inizia tutto venerdì 31 gennaio, quando dopo una gravidanza senza nessuna controindicazione una mamma si presenta «a termine» all’ospedale di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. Immediatamente, però, il travaglio si complica. Per estrarre la bambina, a quanto si legge dalla cartella clinica consultata dai carabinieri del Nas, l’equipe medica utilizza una ventosa. La neonata viene alla luce ma è in forte carenza di ossigeno. Viene caricata su un’ambulanza e portata in codice rosso verso il reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico di Brescia, dove però si può solo costatare la morte della piccola. Il pm di Brescia ora attende i risultati dell’autopsia sul corpo della neonata, eseguita all’Istituto di medicina legale dell’ospedale civile di Brescia.
La scomparsa del ginecologo e il suicidio
I genitori della neonata sporgono denuncia e i carabinieri, su ordine della sostituta procuratrice Benedetta Callea, iniziano a indagare sulla questione. Sequestrano tutta la documentazione del reparto e, in poche ore, la procura di Brescia apre un fascicolo per omicidio colposo. Iscritti nel registro degli indagati ci sono circa dieci infermieri e medici. Tra questi un ginecologo, su cui si concentra il secondo ramo delle indagini. L’uomo, infatti, non torna a casa e scompare nel nulla. La denuncia della moglie fa scattare le ricerche, che si esauriscono il 3 febbraio in Val di Non, dove il corpo del medico viene ritrovato senza vita nei pressi di un ponte. Non avrebbe lasciato né lettere né alcun messaggio.