Santanché alla Camera ma non partecipa al dibattito sulla mozione di sfiducia. E la maggioranza la lascia sola – Video
La discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro del Turismo Daniela Santanché durerà molto meno del previsto. Perché né la diretta interessata né la maggioranza approfitteranno del tempo previsto nel calendario. Ad illustrare il testo sono invece i rappresentanti dell’opposizione, la pentastellata Vittoria Baldino e poi Federico Gianassi del Pd, Filiberto Zaratti di Avs e poi Andrea Quartini (M5s), Toni Ricciardi (Pd), Enrico Cappelletti (M5s) e Francesco Silvestri (M5s). In aula sono presenti, ma non prenderanno la parola. Ci sono anche la segretaria del Pd, Elly Schlein e il leader M5s Giuseppe Conte, anche se non intendono prendere la parola. Sebbene la mozione non abbia possibilità di passare, l’accoglienza da parte della maggioranza sembra fredda anche nei confronti della ministra. In aula ci sono infatti solo cinque deputati di Fratelli d’Italia, il partito di Santanché, nessuno di Lega e Forza Italia. Un clima molto freddo si era registrato anche alla direzione del partito, al quale aveva scelto di partecipare, la scorsa settimana. Lei, però, entrando a Montecitorio ha detto di voler «parlare di turismo», perché i dati del suo ministero «smentiscono le critiche».
Gli interventi dell’opposizione
«Siamo qui a chiedere che la ministra Santanché si dimetta per una serie di motivi e in primo luogo perché è un conflitto di interessi che cammina, non avrebbe nemmeno dovuto essere nominata», ha detto nel primo intervento in calendario Vittoria Baldino, del Movimento cinque stelle. «Il vostro motto era ‘coerenza, coerenza coerenza’ e ora è ‘poltrona, poltrona, poltrona’», ha aggiunto il dem Federico Gianassi: «Ministra Santanché: l’unica battaglia che sta vincendo – ha aggiunto – è quella con la premier Meloni che, ancora una volta, riesce a fare una sola cosa: scappare». Ma tutti gli interventi dell’opposizione sono stati di tono analogo, centrati sulla richiesta di dimissioni.
L’uscita dall’aula
Alla fine del dibattito, Santanché ha lasciato Montecitorio, mentre dagli scranni del Movimento cinque stelle le urlavano «Vergogna». La ministra non ha replicato, come invece prevede il regolamento, ma il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, ha cercato di placare gli animi: «Colleghi per favore, scoprite forse oggi che ci si può prenotare per la replica anche nella seduta successiva?».
Video in evidenza: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev