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Conte e il «bullismo istituzionale» di Meloni: «Si sentono intoccabili solo perché sono al governo»

10 Febbraio 2025 - 05:57 Alba Romano
Il leader M5s: in virtù della loro cultura arrogante e autoritaria e dei voti presi vogliono privilegi e impunità e continuano la guerra contro la magistratura

Giuseppe Conte contro il governo Meloni. Il leader del Movimento 5 Stelle in un’intervista al Corriere della Sera va all’attacco della premier. E parla di «un bullismo istituzionale mai visto del governo contro i magistrati». L’esecutivo, sostiene l’ex premier, si ritiene al di sopra della legge: «Io ho avuto più di un avviso dalla Procura di Roma e dallo stesso Lo Voi, ma non si mi sono permesso di registrare video scaricando la comunicazione aggressiva di un presidente del Consiglio contro un singolo magistrato. Non mi sembra che il procuratore abbia preteso di essere un intoccabile al di sopra della legge. Qui gli unici a sentirsi intoccabili sono Meloni, Santanchè e tutti i sodali che adesso sono al governo», dice a Monica Guerzoni.

Bullismo istituzionale

Secondo Conte i membri dell’esecutivo si sentono intoccabili «perché, in virtù della loro cultura arrogante e autoritaria e dei voti presi, vogliono privilegi e impunità e continuano la guerra contro la magistratura. Il risultato è una giustizia durissima contro la gente comune, ma piegata al controllo del governo di turno attraverso la riforma della separazione delle carriere. La verità è che Meloni cerca capri espiatori perché non sta governando, è incapace di soddisfare i bisogni di imprese e cittadini e ha provocato l’arresto della crescita».

E anche se il consenso per il governo non cala, «sa come questo governo verrà ricordato dagli imprenditori? Crescita allo zero virgola, crollo da 22 mesi della produzione industriale, imprese lasciate fallire, caro energia e misure come transizione 4.0 sepolte sotto la burocrazia. E sa come verrà ricordato questo governo dalle famiglie? Segno negativo sugli stipendi reali, aumento di bollette e accise, tagli alla rivalutazione delle pensioni, smantellamento di opzione donna. Hanno detto no alle nostre proposte contro il carovita e aumentato gli stipendi dei ministri. Hanno tradito i cittadini».

La Legge di Bilancio

Sulla Legge di Bilancio, dice Conte, «hanno tolto 100 euro a chi ne prende 700 al mese e hanno dato 1,80 euro a chi prende la pensione minima. Grazie ai “Fratelli di banca” gli unici a ridere sono gli istituti di credito, che vedono esplodere le loro quotazioni in Borsa fino al 240% negli ultimi tre anni e utili raddoppiati negli ultimi due anni da 25 a 50 miliardi. Non solo il governo non ha preso un euro dalla tassa sugli extraprofitti, ma attraverso Sace ha coperto coi soldi dello Stato precedenti finanziamenti bancari in sofferenza, con perdite che pagherà lo Stato e profitti che arricchiranno le banche». Su Almasri, sostiene l’ex premier, Meloni dovrà dire se l’Italia è sotto ricatto della Libia: «Il dato accertato è che il governo preferisce violare obblighi internazionali e colpire al cuore l’intero sistema del diritto internazionale imperniato sulla Corte penale dell’Aia».

Lo spionaggio

Sullo spionaggio di giornalisti e attivisti Conte dice che «con loro al governo si sta scatenando una guerra tra le istituzioni, di cui è difficile prevedere le conseguenze. Meloni e i suoi predicavano legge e ordine, adesso sappiamo che la legge devono rispettarla solo i comuni cittadini e, quanto all’ordine e alla sicurezza, abbiamo i soldi buttati in Albania e 300 agenti a guardare i centri vuoti». E sul mandare a casa il governo senza allearsi con il Pd, il leader M5s replica: «Noi siamo in prima fila per costruire un programma con la giustizia uguale per tutti e senza impunità per i politici, per rilanciare la competitività delle imprese, aiutare ceto medio in difficoltà e fasce più deboli e smetterla di fare favori a banche e industria delle armi».

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