«Non è colpa della Sardone se sei un cogl**ne». Davide Caparini imbraccia la chitarra e difende la moglie Silvia – Il video
Deputato, assessore al Bilancio e consigliere regionale lombardo e ora rockstar che pubblica dissing: la parabola del leghista Davide Caparini è quantomeno curiosa. «Nella settimana di Sanremo – non avrei mai pensato di farlo – pubblico il mio dissing. Chi ha detto che sia solo una prerogativa dei trapper?», si legge a corredo di un video musicale postato sui suoi canali social. Le parole della canzone e il titolo, Non è colpa della Sardone, non lasciano molto spazio a interpretazioni. Altro non è che una risposta canora, in difesa della moglie nonché europarlamentare Silvia Sardone, alla diss track Fanculo la Sardone del rapper Mowgli CLL.
«King of street con zero cultura», la diss track per Sardone
«Nella patria di Caravaggio, fai il tiktoker e ti credi personaggio. King of street con zero cultura, sei solo uno sfigato da paura». Caparini cammina con una chitarra in spalla per via Padova, quella stessa strada in cui Mowgli aveva ambientato il video della sua canzone diretta contro la europarlamentare leghista. Testo e musica sono dello stesso ex deputato, che però non si è spinto fino a prendere il microfono in mano: la voce, ha spiegato, è stata generata dall’intelligenza artificiale ma «ne ho i diritti». L’idea è stramba e originale: un politico che scende in campo e risponde alle critiche degli artisti con la loro stessa arma. Il risultato… dipende dai gusti. Di sicuro il messaggio è chiaro dal ritornello (e non solo): «Per scrivere una canzone, devi insultare la mia nazione. Non è colpa della Sardone se sei un coglione».
La difesa dalle minacce e l’arma dell’ironia
«Ti abbiamo dato casa e curato, tu sputi nel piatto dove hai mangiato». E per chiudere: «Non è una questione di religione, l’immigrato perbene sta con la Sardone». A metà tra la campagna elettorale e una diss track, la canzone di Caparini porta con sé una buona dose di ironia: «Difendo mia moglie, minacciata di morte per l’ennesima volta, prendendo in giro chi pensa di avere un talento basato solo sull’insulto e che sfrutta la notorietà altrui per qualche like». A fargli eco è sua moglie Silvia Sardone: «Minacce di morte, insulti alla Lega, gesti di sgozzamento e inni alla violenza, che una baby gang di “maranza” ha voluto recapitarmi in un video trap». Una critica che, secondo l’europarlamentare, deriverebbe dalla sua lotta «contro l’islamizzazione in Italia e il mio pensiero sulle gang di delinquenti».