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Super Bowl 2025, il trionfo degli Eagles contro Chiefs. E Trump lascia lo stadio in anticipo – I video

10 Febbraio 2025 - 05:13 Alba Romano
super bowl 2025
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Philadelphia vince contro tutti i pronostici. Il presidente tifava Kansas. Il pre-game con l'inno black e la protesta per Sudan e Palestina durante l'half time

Gli Eagles che battono i Chiefs, Donald Trump che abbandona lo stadio in anticipo e la protesta pro-Sudan e Palestina. Mentre Kendrick Lamar consacra la vittoria ai Grammy con lo show nell’half time. Il Super Bowl 2025 si carica di significati politici, visto che gli Eagles di Jalen Hurts nel 2018 avevano bucato l’invito alla Casa Bianca dopo le polemiche sui giocatori che si inginocchiavano all’inno nazionale per il Black Lives Matter. Allo stadio c’era anche Jill Biden. Il pre-game ha visto l’interpretazione jazz di The Star Spangled Banner del premio Oscar e Grammy Jon Batiste e l’inno black Lift Every Voice and Sing della premio Grammy Ledise.

La partita

I Philadelphia Eagles hanno vinto contro tutti i pronostici. Anche perché i Kansas City Chiefs avevano vinto le ultime due edizioni. Il risultato finale è stato di 40 a 22, dopo un primo tempo chiuso sul 24 a 0. Trump si era schierato apertamente per i Chiefs, snobbando Philadelphia. Tra i protagonisti il quarterback afroamericano Jalen Hurts e il coach, Nick Serianni. La difesa degli Eagles ha annichilito la star amata da Trump, il quarterback dei Chiefs Patrick Mahomes. I Chiefs erano a caccia del terzo successo consecutivo e Mahomes inseguiva un record personale: il quarto trofeo vinto a meno di 30 anni. Gli Eagles sono alla seconda vittoria nel Super Bowl, dopo il primo trofeo conquistato nel 2018 battendo i Patriots 41 a 33. Per la squadra di Philadelphia è una rivincita dopo che i Chiefs li avevano sconfitti nel 2023 per 38 a 35.

Le proteste

Nel momento centrale dell’half time di Kendrick Lamar un manifestante ha srotolato una bandiera combinata della Palestina e del Sudan. Proprio mentre il rapper e tutto lo stadio cantavano il ritornello “It’s probably A-minooooor”. La NFL in un comunicato ha detto che il manifestante faceva parte del gruppo di 400 ballerini presenti sul palco. «Aveva nascosto la bandiera e l’ha mostrata solo verso la fine dello spettacolo. Nessuno coinvolto nella produzione era a conoscenza dell’intento dell’individuo», ha detto la lega del football.

Tra i ballerini vestiti di rosso, bianco, blu e nero, il manifestante si puà vedere in piedi sul cofano dell’elemento centrale del palco, una Buick Grand National GNX, l’auto rara che Lamar ha scelto come titolo per il suo ultimo album. Le immagini dal vivo e clip sui social mostrano la persona in tuta nera con le parole “Sudan” e “Gaza” scritte sulla parte bianca della bandiera, accanto a un cuore e a un pugno alzato in segno di solidarietà.

L’half time e il pre-game

Nel pre-game Batiste, che è nato a New Orleans, ha cantato Star Spangled Banner infondendo colori jazz al trionfalismo dell’inno nazionale. Il presidente Trump ha fatto il saluto militare. Ledisi, anche lei afro-americana di New Orleans, ha interpretato l’inno black Lift Every Voice and Sing, più volte contestato da politici repubblicani. Con Taylor Swift sono saliti Bowl la rapper Ice Spice, Keleigh Teller e le sorelle Haim. Swift è stata fischiata all’arrivo al SuperDome. Lamar ha scelto di intrepretare il controverso track che accusa il rivale Drake di pedofilia. Nell’half time un personaggio vestito da Zio Sam nei colori della bandiera a stelle e strisce ha invitato il rapper a controllare il suo show: «Troppo ghetto».

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