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I rapporti tra Donald Trump e USAID: dal finanziamento dei White Helmets in Siria alla protezione dei cristiani in Iraq

11 Febbraio 2025 - 15:26 David Puente
L'amministrazione e la famiglia Trump sosteneva l'operato dell'agenzia

Dall’insediamento dell’amministrazione Trump è iniziata una vera e propria opera di delegittimazione nei confronti dell’agenzia per gli aiuti umanitari internazionali degli Stati Uniti d’America (USAID), giustificando la sua chiusura attraverso contenuti fuorvianti diffusi dalla propaganda russa. Molti, in particolare i sostenitori del rieletto presidente degli Stati Uniti, accusano l’agenzia di aver interferito nei processi democratici all’estero. Elogiando la chiusura da parte di Donald Trump, sembrano però ignorare il fatto che lo stesso tycoon aveva autorizzato lo stanziamento di diversi milioni di dollari a favore di varie organizzazioni straniere attraverso USAID, tra cui quella dei White Helmets siriani.

I White Helmets sono un’organizzazione umanitaria di protezione civile siriana, non legata al decaduto regime di Bashar al-Assad. Per questo motivo, i cosiddetti “Caschi bianchi” sono stati bersaglio di una campagna di disinformazione condotta dallo stesso governo siriano, dalla propaganda russa e da personalità dell’estrema destra, che li hanno accusati – ad esempio – di essere in qualche modo legati a gruppi terroristici islamici e di produrre falsi filmati per attribuire al regime di al-Assad l’uccisione di donne e bambini innocenti.

Che l’organizzazione venisse finanziata anche da fondi stranieri, inclusi quelli provenienti dal governo degli Stati Uniti d’America, non è affatto una novità (lo dichiarano in maniera trasparente nel proprio sito). Così come il fatto che lo stesso Donald Trump, nel 2018 durante la sua presidenza, autorizzò lo stanziamento di 6,6 milioni di dollari proprio a favore dei White Helmets attraverso USAID. Un’informazione che troviamo non solo negli articoli pubblicati all’epoca dai media americani, ma anche dai siti istituzionali del governo americano.

USAID e l’impegno dell’amministrazione Trump per i cristiani nel mondo

Nel corso della precedente amministrazione Trump, gli Stati Uniti si erano impegnati – con in prima linea l’ex vicepresidente Mike Pence – a sostenere le minoranze cristiane in paesi critici, come l’Iraq, attraverso l’USAID.

USAID e i viaggi di Melania e Ivanka Trump all’estero

Anche la first lady era impegnata nelle attività dell’USAID. Sempre nel 2018, Melania Trump viaggiò da sola in quattro paesi africani (Ghana, Malawi, Kenya ed Egitto) in collaborazione con USAID, di fatto promuovendo i programmi finanziati dagli Stati Uniti per la salute e l’istruzione dei bambini.

Nel settembre del 2019, Ivanka Trump si era recata a Cùcutà, in Colombia, nell’area del confine con il Venezuela per incontrare i rifugiati venezuelani presso le strutture rese disponibili dall’USAID.

La figlia di Donald Trump ha partecipato a diverse iniziative dell’agenzia, come nel dicembre del 2019 durante la premiazione della Women’s Global Development and Prosperity Women Connect Challenge.

Foto di copertina: galleria fotografica account ufficiale Istagram White Helmets

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