La Russia libera l’insegnante Usa detenuto dal 2021: il segnale di Putin a Trump in vista della trattativa sull’Ucraina
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2025/02/Marc-Fogel.jpeg)
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2025/02/Marc-Fogel.jpeg)
La Russia ha liberato l’insegnante americano Marc Fogel: 63 anni, era in carcere dal 2021 dopo essere stato arrestato in aeroporto con l’accusa di possesso illegale di cannabis. L’insegnante originario di Pittsburgh, che in passato aveva lavorato come diplomatico all’ambasciata Usa di Mosca, sta facendo rientro negli Stati Uniti, dove arriverà stasera stessa, ha annunciato la Casa Bianca. Il Consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Mike Waltz, ha detto che Fogel è stato rilasciato nell’ambito di uno scambio con la Russia, di cui non si conoscono tuttavia i dettagli. Washington ha però tenuto a sottolineare che lo scambio «serve come dimostrazione di buona fede da parte dei russi e come segno che ci stiamo muovendo nella giusta direzione per porre fine alla brutale e terribile guerra in Ucraina». Proprio nelle scorse ore il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di essere pronto a uno «scambio territoriale diretto» con la Russia per porre fine alla guerra, in un ulteriore evidente passo in avanti rispetto ai desiderata di Donald Trump. Il quale nei giorni scorsi, a sua volta, ha svelato di aver già intavolato la trattativa diretta con Vladimir Putin parlandogli al telefono. Forse anche più di una volta. La Russia non ha per il momento rilasciato alcun commento sulla notizia della liberazione di Fogel.