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Voleva uccidere un vulnerabile a Bolzano e postare l’omicidio sul dark web. 15enne finisce in manette. «Seguiva neonazisti e satanisti»

12 Febbraio 2025 - 17:36 Alba Romano
bolzano 15enne
bolzano 15enne
Il piano pronto per la «settimana del terrore», le bombe artigianali, i simboli della setta sui muri del luogo prescelto: tutte le tracce lasciate dal giovanissimo prima dell'arresto

Un ragazzo 15enne di Bolzano stava per compiere un attentato neonazista contro persone in difficoltà nei pressi di un impianto sportivo dell’Alto Adige. Ed era pronto a pubblicare le immagini sul dark web. Solo l’intervento della Digos ha impedito la sua azione, arrestandolo stamane all’alba, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale per i minorenni. Il ragazzo è sospettato di appartenere a un gruppo satanista e neonazista suprematista. Rischia di rispondere delle accuse di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, fabbricazione ed utilizzo di ordigni esplosivi, porto abusivo di armi, danneggiamento aggravato, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Il piano per la «settimana del terrore»

Nel corso delle indagini è stata effettuata una perquisizione nella sua abitazione in cui sono stati sequestrati due computer, uno smartphone ed un’ascia, oltre a materiale che testimonia la sua militanza in un gruppo satanista e neonazista suprematista. Aveva aderito ai gruppi estremisti tramite Telegram. E possedeva anche un portafoglio di Bitcoin. A far scattare l’arresto il piano emerso nelle indagini della Digos. In occasione della cosiddetta «settimana del terrore» i militanti del gruppo in cui militava avevano il compito di selezionare una vittima tra persone vulnerabili, videoregistrare l’omicidio e pubblicare successivamente il video su un sito russo del dark web. Il minorenne altoatesino era parte attiva del piano, ha “marchiato” con simboli della setta muri e veicoli nei pressi di un impianto sportivo dell’Alto Adige, luogo scelto per compiere l’omicidio. Non solo, ha sperimentato anche un ordigno esplosivo rudimentale mentre si stava riprendendo con il cellulare. La sua setta ha subito dei contraccolpi negli ultimi giorni, con l’arresto di uno dei principali membri dell’organizzazione nel Regno Unito. L’inglese stava provando a eliminare un accampamento di senzatetto quando è stato fermato. Prima dell’arresto il 15enne è riuscito ad inviare un ultimo messaggio nella chat del gruppo. «I have the fed on the door» (ovvero “Ho la polizia alla porta”). Secondo una prima analisi del suo smartphone emergono immagini e video di aggressioni, omicidi e sparatorie scolastiche, inclusi contenuti pedopornografici. «Si tratta di una situazione assai delicata e complessa, inquietante da qualunque punto di vista la si voglia analizzare, sia per la giovanissima età dell’arrestato, sia per i contesti eversivi e terroristici internazionali nei quali si è fatto coinvolgere, sia, soprattutto, per i concreti progetti di attentati terroristici ed atti omicidiari che costui ed i suoi accoliti si erano proposti concretamente di attuare – ha evidenziato il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori -. Rimangono ora da chiarire aspetti altrettanto importanti, quali l’estensione effettiva della rete di contatti e di complici del giovane. Ed è su questi aspetti che si concentrano ora le indagini della DIGOS e dell’Autorità Giudiziaria»

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