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Sanremo 2025, le lenti di Fedez, il caos di Jovanotti, il messaggio del Papa: cosa è successo nella prima serata del Festival

12 Febbraio 2025 - 02:17 Alba Romano
festival sanremo conti-clerici-scotti-prima-serata
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Il racconto della prima serata della 75esima edizione della kermesse canora: i big in gara, le canzoni e i super-ospiti

È calato il sipario sulla prima serata del 75esima edizione del Festival di Sanremo 2024. Dopo l’omaggio a Ezio Bosso, il compositore, pianista, contrabbassista e direttore d’orchestra scomparso nel 2020, il conduttore e direttore artistico Carlo Conti ha dato il via alla gara. «Buonasera, benvenuti e ben arrivati all’edizione 75 del festival di Sanremo. I Conti tornano e sono tornato», ha detto il padrone di casa, alla sua quarta conduzione dopo quelle del 2015, 2016 e 2017, ricordando anche «il lavoro incredibile di Amadeus e Baglioni» che lo hanno preceduto. Subito dopo il saluto, è saltato per circa 25 secondi l’audio; ma il problema è stato risolto dopo poco.

Elegante in smoking, il co-conduttore Gerry Scotti è entrato sul palco dell’Ariston tra gli applausi del pubblico: «Vi voglio bene», ha esordito il volto Mediaset, al suo debutto assoluto al festival, in una delle rare apparizioni su Rai1. Poi il primo lancio: da Rkomi che ha sfoggiato il petto nudo sotto la giacca ad Achille Lauro in frac di velluto nero e camicia bianca, fino a Giorgia che ha mandato il Teatro in visibilio con La cura per me, tutti i 29 Big hanno sfilano sul palco, sottoposti al giudizio della sala stampa. Terminate le esibizioni dei cantanti è stata, infine, comunicata la prima classifica della serata con il voto della sala stampa: Brunori Sas con L’albero delle noci, Lucio Corsi con Volevo essere un duro, Simone Cristicchi con il brano Quando sarai piccola, Giorgia con La cura per me e Achille Lauro con la canzone Incoscienti giovani sono nelle prime cinque posizioni.

L’ingresso della co-conduttrice Clerici e l’omaggio a Frizzi

ANSA/ETTORE FERRARI / Carlo Conti, Antonella Clerici e Gerry Scotti commossi al Festival di Sanremo

Carlo Conti e Gerry Scotti hanno presentato la seconda co-conduttrice della serata: Antonella Clerici. «Una sorella nel vero senso della parola», ha detto il direttore artistico. «Così sexy non ti avevo mai vista», ha aggiunto Conti alla «donna che ha presentato il maggior numero di festival di Sanremo». «Sono le ultime cartucce», ha risposto Clerici. L’ironia cede, poi, il posto alla commozione con il ricordo di Fabrizio Frizzi: «Se fosse ancora con noi ci sarebbe qui un quarto amico, anzi è con noi qui un grande amico», ha sottolineato il conduttore mentre in sottofondo si sente la voce di Frizzi cantare Un amico in me. Piange Antonella Clerici, salutando Carlotta Mantovan, vedova del conduttore, seduta in platea.

Standing ovation per Simone Cristicchi

ANSA/ETTORE FERRARI / Simone Cristicchi al Festival di Sanremo

La prima standing ovation del Festival è per Simone Cristicchi. L’artista romano ha portato sul palco Quando sarai piccola, un brano dedicato – come da lui stesso raccontato – alla madre Luciana che nel 2012 è stata colpita da un’emorragia cerebrale devastante, lasciandole pochi anni di vita. Un testo intimo che racconta, tra le righe, il legame tra madre e figlio, l’invecchiamento e l’Alzheimer.

Il messaggio del Papa e l’esibizione di Noa e Mira Awad

ANSA/ETTORE FERRARI / Il videomessaggio di Papa Francesco al Festival di Sanremo

La musica «come strumento di pace», lingua universale che «può aiutare la convivenza dei popoli», e il sogno di «vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile». È il potente videomessaggio di Papa Francesco, che ha inviato a Conti in occasione della prima puntata della kermesse. Sul palco dell’Ariston si sono, poi, esibite la cantante israeliana Noa e l’artista palestinese, con cittadinanza israeliana, Mira Awad, che hanno intrecciato le loro voci sulle note di Imagine di John Lennon: «Con la speranza che fra un anno torneremo qui a festeggiare un vero accordo di pace», il messaggio dal palco delle cantanti.

L’esibizione di Jovanotti e l’annuncio di Tamberi

ANSA/ETTORE FERRARI / Jovanotti e Gianmarco Tamberi al Festival di Sanremo

Un momento di riflessione incastonato in una serata dal ritmo serratissimo, che ha regalato al pubblico anche la travolgente performance di Jovanotti. Il musicista di Cortona ha fatto il suo ingresso all’Ariston con ritmi sfrenati, partendo dalla piazza antistante il teatro con i Rockin’1000 che hanno suonato i tamburi per le strade, il porto, i balconi delle abitazioni della cittadina. Poi con Il più grande spettacolo dopo il Big Bang è già in platea, abbracciato dal pubblico impazzito. Tutto d’oro vestito, ha cantato un medley su I love you baby, Fuorionda, A te. Una performance energica con qualche colpo di scena e imprevisto, come la caduta a pochi metri dall’Ariston e le signore impazzite all’interno che si sono alzate in piedi e l’hanno baciato. Un one-man-show di oltre 30 minuti, l’unico vero break della serata dopo le corse di Conti, Scotti e Clerici che per due ore hanno annunciato un artista dopo l’altro quasi senza interruzioni. Sul palco, Jovanotti ha raccontato, infine, l’emozione del «corpo nuovo» dopo l’incidente di Santo Domingo e l’operazione («Sono un po’ bionico, titanico e anche un po’ fotonico e soprattutto felice di essere qua»), poi ha recitato un testo di Fausto Bolelli sulla bellezza di essere imperfettamente se stessi, affiancato da Gianmarco Tamberi, il campione olimpico di salto in alto, che dopo i mesi «molto duri» di Parigi ha deciso di rimettersi in gioco: «Ci vediamo a Los Angeles 2028», ha annunciato.

Il tornello (stonato) di Tony Effe e la sorpresa Fedez

ANSA/ETTORE FERRARI / Fedez durante l’esibizione al Festival di Sanremo

Guanti rossi e trucco: la nuova immagine di Tony Effe ad hoc per il festival di Sanremo nasconde i tatuaggi dal volto, dal collo e dalle mani del rapper. Ma che (forse) non può nascondere le polemiche sui testi sessisti che l’hanno coinvolto nelle ultime settimane, e che ne hanno causato l’esclusione dal Concertone di Capodanno. Sul palco dell’Ariston ha portato il suo “stornello” un po’ stonato, Damme ‘na mano, omaggio alla romanità, al romanticismo e alla passione. Un altro dei momenti più attesi del Festival: l’esibizione dell’altro artista più chiacchierato del Festival, ovvero Fedez. Che, al di là delle critiche e dei tradimenti o delle crisi coniugali di cui è difficile capire i confini tra vittime, carnefici, protagonisti, comparse, ha portato sul palco un brano, Battito, scritto e cantato bene, che parla della sua «guerra dei mondi». Tradendo un po’ di emozione, mani sudate e tremolio, dietro alle lenti a contatto nere che già avevano fatto discutere.

Lo speciale Sanremo 2025

I testi delle canzoni

ACHILLE LAURO – Incoscienti giovani | BRESH – La tana del granchio | BRUNORI SAS – L’albero delle noci | CLARA – Febbre | COMA_COSE – Cuoricini | ELODIE – Dimenticarsi alle sette | FEDEZ – Battito | FRANCESCA MICHIELIN – Fango in paradiso | FRANCESCO GABBANI – Viva la vita | GAIA – Chiamo io, chiami tu | GIORGIA – La cura per me | IRAMA – Lentamente | JOAN THIELE – Eco | LUCIO CORSI – Volevo essere un duro | MARCELLA BELLA – Pelle diamante | MASSIMO RANIERI – Tra le mani un cuore | MODÀ – Non ti dimentico | NOEMI – Se t’innamori muori | OLLY – Balorda nostalgia | RKOMI – Il ritmo delle cose | ROCCO HUNT – Mille vote ancora | ROSE VILLAIN – Fuorilegge | SARAH TOSCANO – Amarcord | SERENA BRANCALE – Anema e core | SHABLO feat. GUÈ, JOSHUA e TORMENTO – La mia parola | SIMONE CRISTICCHI – Quando sarai piccola | THE KOLORS – Tu con chi fai l’amore | TONY EFFE – Damme ‘na mano | WILLIE PEYOTE – Grazie ma no grazie

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