Ultime notizie Festival di SanremoGazaUcraina
ESTERIAeroportiFranciaPolitiche ambientaliTasse

La stangata della Francia sui voli: «tassa di solidarietà» quasi triplicata. L’ira delle compagnie aeree

12 Febbraio 2025 - 17:23 Bruno Gaetani
tasse aerei francia
tasse aerei francia
Il governo di Parigi si aspetta di incassare un miliardo di euro all'anno: ecco a quali tratte si applica l'imposta e di quanto aumenteranno i prezzi dei biglietti

A partire dal mese di marzo, i voli che partono dalla Francia diventeranno un po’ più costosi. Il governo di François Bayrou ha deciso di raddoppiare la «tassa di solidarietà» sui biglietti aerei. Formalmente il contributo si applica alle compagnie aeree, ma nella pratica si tradurrà in un aumento del costo dei biglietti a carico dei passeggeri. La misura in questione, che fa parte della contestata legge di bilancio 2025, approvata dal Parlamento francese senza votazione, è conosciuta anche come «tassa Chirac», dal nome dell’ex presidente francese che la introdusse per la prima volta nel 2006. Si tratta di un’imposta che serve a finanziare diversi programmi di aiuto internazionali e che ora il governo di Parigi ha deciso di raddoppiare, con l’obiettivo di incassare un miliardo di euro all’anno e contribuire a ridurre il deficit.

Come funziona la «tassa di solidarietà» sui voli francesi

La tassa sui voli in classe economy a corto raggio aumenterà da 2,63 a 7,40 € per gli aerei in partenza dalla Francia e diretti in un qualunque Paese europeo, compresa la stessa Francia. L’imposta salirà a 15 € per i voli a medio raggio – sempre in classe economy – e a 40 € per quelli a lunga distanza (più di 5.500 chilometri). Chi compra un biglietto in prima classe o in business dovrà pagare una tassa di 30 € per i voli a corto raggio, 80 € per i voli a medio raggio e 120 € per i voli a lungo raggio. La stangata più pesante riguarda però i jet privati, che ​​vedranno i loro prezzi aumentare sino a una forchetta tra 220 € e 2.100 €. Gli unici voli in partenza dalla Francia ed esentati dalla tassa di solidarietà sono quelli diretti verso la Corsica o altri territori francesi d’oltremare, raggiungibili quasi esclusivamente via aereo.

La protesta delle compagnie aeree

Amélie de Montchalin, ministra francese dei Conti pubblici, ha descritto il raddoppio della tassa di solidarietà come «una misura di giustizia fiscale ed ecologica». Soprattutto se si considera, che «il venti percento della popolazione con il reddito più alto è responsabile di più della metà del denaro speso per i viaggi aerei». A storcere il naso, invece, sono soprattutto le compagnie aeree. Benjamin Smith, direttore generale di Air France-KLM, ha definito «irresponsabile» l’aumento della tassa. Ancora più netta la posizione di Ryanair, con il vulcanico presidente Michael O’Leary che ha minacciato di ridurre i voli della sua compagnia aerea in Francia.

Foto copertina: EPA/Mohammed Badra

Articoli di ESTERI più letti
leggi anche