Trump litiga pure con il numero uno della Fed: «Deve abbassare i tassi di interesse». Powell: «Decidiamo in base ai dati»
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L’inflazione accelera negli Stati Uniti, al punto da spingere la Federal Reserve – secondo quanto riporta Bloomberg – a valutare di far slittare a dicembre, e non più a settembre, il prossimo taglio dei tassi di interesse. Tanto basta per accendere lo scontro a distanza tra Jerome Powell, presidente della banca centrale americana, e il presidente Donald Trump. Il tycoon definisce il rialzo dei prezzi nel mese di gennaio «l’inflazione di Biden», scaricando di fatto la colpa sul suo predecessore. Dal suo social Truth, Trump rivolge poi un messaggio che sembra diretto proprio a Powell, il banchiere centrale da lui nominato a capo della Fed nel 2018: «I tassi di interesse dovrebbero essere più bassi, cosa che va di pari passo con i dazi».
La replica di Jerome Powell a Trump
L’invito di Trump è stato gentilmente declinato dallo stesso Powell, che in conferenza stampa si rifiuta di commentare le dichiarazioni del presidente. «Ma potete stare certi che decideremo sulla base dei dati e dell’economia», ha precisato il numero uno della Fed. A chi gli chiedeva dei dazi introdotti dall’amministrazione Trump, Powell ha risposto che «la Fed si riserva qualsiasi valutazione fino a quando non viene a conoscenza delle politiche» del presidente. Malgrado i malumori, Powell ha ribadito che non lascerà il suo posto anche qualora Trump glielo chiedesse. «La mia posizione non è cambiata», ha risposto nel corso di un’audizione alla Camera.
I dati sull’inflazione negli Usa
Nel primo mese del 2025, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti del 3,0%, leggermente al di sopra delle attese degli analisti, che scommettevano su un +2,9%. Su base mensile, l’aumento è stato dello 0,5%, oltre lo 0,3% previsto dal mercato. L’indice core, al netto di energia e alimentari, ha segnato un +3,3% rispetto a gennaio 2024 e +0,4% rispetto a dicembre. Questi dati, che testimoniano una nuova accelerata dell’inflazione, hanno portato i trader a scommettere su uno slittamento del prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Fed: non più a settembre, come precedentemente atteso, ma a dicembre 2025. Intanto, la Casa Bianca annuncia di essere pronta a risolvere il problema dell’inflazione indipendentemente dall’operato della banca centrale: «Risolveremo l’inflazione, con o senza la Fed», assicura il consigliere economico di Trump, Kevin Hassett, in un’intervista a Bloomberg.
Foto di copertina: ANSA/EPA | A sinistra Donald Trump, a destra Jerome Powell