La storia non raccontata del «diavolo nero», scovato e morto a Tenerife: è già finito in un museo – Il video
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Neanche il tempo di fare il giro dei social che il melanoceto, lo strano pesce conosciuto come «diavolo nero», è morto ed è stato portato in un museo. L’esemplare adulto di Melanocetus Johnsonii era stato avvistato pochi giorni fa per la prima volta in superficie a un paio di chilometri dalla costa di Tenerife. Una presenza insolita e rarissima, immortalata dagli scatti del fotografo David Jara Boguñá. In realtà, quello strano animale dall’aspetto minaccioso e un po’ spaventoso è molto più innocuo di quanto si potrebbe pensare. Innanzitutto, per le dimensioni. «Vedendo queste immagini è facile immaginarsi un pesce mostruoso, pericolosissimo ed enorme. In realtà per noi umani è innocuo e le femmine possono raggiungere i 18 cm di grandezza, mentre i maschi sono appena di 3 cm», si spiega in un video pubblicato sui social dalla pagina GreenMe.
Cos’è il «diavolo nero»
E quella specie di lampadina che spunta dalla testa? «È il primo raggio della spina dorsale che si illumina per bioluminescenza», si spiega nel video. «In pratica – continua la spiegazione – a fare luce sono piccoli batteri photobacterium che sanno emettere luce. Questa attrae le prede nel buio degli abissi. Il diavolo nero mangia e i batteri sono protetti». Il diavolo nero è stato scoperto per la prima volta nel 1864 ed è rarissimo vederlo in superficie perché si tratta di una specie degli abissi che vive negli oceani Atlantico, Pacifico, Indiano.
L’avvistamento a Tenerife e lo spostamento in un museo
L’esemplare avvistato a Tenerife è una femmina e ancora non è chiaro cosa ci facesse in quelle acque. «Le ipotesi – spiega il video di GreenMe – sono malattia, una corrente ascensionale, la fuga da un predatore o altro». Poche ore dopo quel video che ha fatto il giro dei social, il pesce è morto ed è stato prelevato dal mare per essere trasferito al Museo di scienze naturali e archeologia di Tenerife.