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Le fake news e le teorie infondate sul palestinese «rilasciato in pessime condizioni»

13 Febbraio 2025 - 16:38 David Puente
L'uomo era veramente tra i palestinesi rilasciati a Gaza l'8 febbraio 2025

A seguito del quinto scambio di prigionieri tra Hamas e Israele, avvenuto sabato 8 febbraio 2025, diversi utenti hanno contestato un’intervista pubblicata da Middle East Eye a uno dei palestinesi rilasciati. Secondo quanto riportato sui social, l’uomo non sarebbe stato ridotto in pessime condizioni dagli israeliani e il suo nome non risulterebbe nella lista dei palestinesi rilasciati da Tel Aviv. Inoltre, si sostiene che sia in realtà un malato oncologico terminale. Tra le narrazioni proposte, c’è chi collega la vicenda alla fantomatica Pallywood, ossia la teoria del complotto secondo cui i palestinesi inscenerebbero finti episodi macabri per incolpare Israele (alcuni esempi qui, qui e qui). Questa verifica racconta tutt’altra storia.

Per chi ha fretta

  • Gli utenti sostengono le accuse in quanto il nome citato da Middle East Eye non compare in una lista del Ministero della Giustizia israeliano.
  • La lista del Ministero riguarda i prigionieri condannati, ma risultano altre liste.
  • Il 7 febbraio 2025 la Commission of detainees and ex detainees affairs palestinese pubblica una lista, diversa da quella del Ministero israeliano, dove è presente il nome dell’uomo.
  • Dalle foto scattate nella Striscia di Gaza l’8 febbraio 2025, l’uomo viene ritratto a bordo dell’autobus guidato dalla Croce Rossa.
  • Non si conoscono le condizioni di salute dell’uomo e non ci sono prove che sia un malato oncologico terminale.

Analisi

L’accusa di fake news viene diffusa in questo modo da diversi utenti:

FAKE DI PALLYWOOD: IL SIGNORE IN FOTO A SINISTRA NON È MAI STATO NELLE CARCERI ISRAELIANE E QUELLO A DESTRA È IBRAHIM MOHAMMAD KHALEE, UN MALATO ONCOLOGICO TERMINALE –

“Per cercare di bilanciare le immagini terrificanti degli ostaggi rilasciati sabato, la macchina di propaganda prohamas ha mandato in giro le foto di un malato terminale, tale Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh, spacciandolo per uno dei detenuti rilasciati e ritoccando-fotoshoppando l’immagine.

Fake al quadrato.

Ricordo invece che il mostro sinwar, purtroppo, è stato curato, troppo bene, ad tumore al cervello, quando era incarcerato in Israele (tra l’altro per l’omicidio di svariati palestinesi, strozzati con le sue mani)”.

Questo l’elenco di tutti i detenuti rilasciati dal Governo israeliano tra i quali, il signore i foto, che non è mai stato nemmeno detenuto, ovviamente non risulta

[link]

#Pallywood what else

I dubbi e le accuse di falsità circolano almeno dal 9 febbraio sui social. Su X è presente un lungo thread dell’utente Danila Russi:

Il nome Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh compare nel post di Middle East Eye, dove è presente una video intervista che smentisce le teorie sull’utilizzo di “Photostop”:

“For 45 days I was blindfolded and on my knees.”

A Palestinian man from Gaza who was detained by Israeli forces explains his ordeal of being tortured under Israeli captivity.

Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh, who was released in a very poor state of health, says Israeli forces used all forms of torture, including electricity and dogs.

He says that at one stage he was blindfolded, shackled and on his knees for 45 days.

La lista dove compare il nome

Per sostenere l’assenza di Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh, viene condivisa la lista del Ministero della Giustizia israeliano dei prigionieri rilasciati l’8 febbraio 2025. Tuttavia, alla fine del thread, la stessa Danila Russi pubblica una sorta di rettifica sulla vicenda, riportando altre due liste dei palestinesi rilasciati dove è presente il nome citato da Middle East Eye:

Danila Russi condivide un primo link al sito Samidoun.net dove sono presenti due liste, rispettivamente «The 72 Palestinian prisoners with life and long sentences released were» e «The 111 Palestinians from Gaza liberated today are». In quest’ultima risulta presente il nome «Ibrahim Mohammed Khalil Shawish» (numero 45 nella lista), molto simile a «Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh».

Nel tweet riporta un altro link, questa volta del sito Elwatannews.com, dove troviamo alcuni screenshot di un documento pubblicato dalla Commission of detainees and ex detainees affairs palestinese. Nella lista, alla posizione numero 59, leggiamo il nome di «Ibrahim Hamad Khalil Shawish» in arabo («ابراهيم حممد خليل شاويش»).

Risulta probabile che il nome arabo sia stato trascritto in maniera diversa da Middle East Eye e Samidoun.

Era a bordo dell’autobus guidato dalla Croce Rossa

Qualcuno potrebbe pensare che il nome sia stato aggiunto in un secondo momento. Tuttavia, il file pubblicato dalla Commission of detainees and ex detainees affairs palestinese risulta creato il 7 febbraio 2025.

Un ultima teoria possibile è quella della presenza nella lista, ma che sia stato intervistato un uomo estraneo ai fatti. Attraverso una ricerca, è possibile riscontrare uno scatto fotografico dove viene ritratto a bordo dell’autobus della Croce Rossa durante l’arrivo a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Indossa la stessa giacca ripresa nel video di Middle East Eye. La foto è presente nell’archivio di GettyImages, scattata da Hani Alshaer di Anadolu.

Un giornalista conferma l’identità dell’uomo

Come riportato dai colleghi di Facta, il giornalista Mohamed Alzanin ha pubblicato un post su X dove conferma l’identità dell’uomo e sostenendo di conoscerlo personalmente in quanto avrebbero studiato insieme al liceo.

Conclusioni

Contrariamente a quanto sostenuto sui social, il nome dell’uomo intervistato da Middle East Eye risulta davvero nelle liste dei palestinesi rilasciati l’8 febbraio 2025. Come ulteriore conferma, l’uomo risulta ripreso durante l’arrivo dell’autobus della Croce Rossa a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Non ci sono prove che si tratti di un malato oncologico terminale.

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