Milano, in casa del maestro elementare arrestato per abusi sessuali su minori i messaggi delle bimbe: «Sei metà del mio cuore»
![milano maestro elementar e arrestato abusi sessuali minori messaggi bimbe](https://static.open.online/wp-content/uploads/2025/02/milano-maestro-elementar-e-arrestato-abusi-sessuali-minori-messaggi-bimbe.jpg)
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«Mi sei mancato tantissimo, sei la metà del mio cuore». Le scritte, a penna, su dei foglietti strappati da un diario, uno di quelli che i bambini utilizzano alle scuole elementari. Accanto alle parole dei cuoricini. È solo uno dei bigliettini trovati dalle forze dell’ordine nell’abitazione di un maestro 44enne di un istituto statale della periferia ovest di Milano, accusato di violenza sessuale pluriaggravata a danno di minori. Poco prima l’uomo era stato arrestato in flagranza di reato dopo che, tramite le telecamere posizionate in classe, gli agenti lo avevano sorpreso a palpeggiare una sua studentessa. Al momento sono tre le vittime accertate, dai racconti delle bambine e dalle immagini registrate. L’uomo si trova in carcere e nega di aver mai commesso quanto gli viene mostrato nei filmati. La pm Rossella Incardona ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, che dovrà essere confermata nelle prossime ore dal gip.
Il racconto dell’alunna: «Aveva sempre cioccolatini per noi»
La vicenda ha inizio, come riporta il Giorno, durante le vacanze di Natale, quando una bimba di 10 anni racconta alla famiglia di aver subito palpeggiamenti dal 44enne, che per vari mesi aveva condotto lei e altre due compagne in un’ala lontana della scuola elementare chiusa per ristrutturazione. A cui aggiunge un dettaglio. L’insegnante, dopo ogni abuso, dava alle alunne dei cioccolatini: «Ne aveva sempre un sacchetto con sé». La famiglia denuncia i fatti alla dirigente scolastica che, il 10 gennaio, invia una mail al nucleo Tutela donne e minori. Gli agenti installano a scuola tre telecamere (due in classe e una in un ripostiglio di cui la piccola aveva parlato) e alcune microspie. Aggiungono poi una telecamera in classe quando capiscono che la maggior parte degli episodi di molestia avvengono proprio dietro la cattedra del maestro in orario scolastico. Come è accaduto lunedì 10 febbraio.
L’arresto in flagranza e la perquisizione: «È un fraintendimento»
Sono le 13.37 quando il maestro fa sedere al suo fianco una delle tre alunne. Venti minuti dopo, dopo averla fatta sedere sulle sue gambe, iniziano i palpeggiamenti. I compagni di classe non vedono nulla, avendo la visuale ostruita dalla cattedra. Gli agenti vedono tutto e alle 14.26 intervengono sul luogo, conducendo fuori dalla classe il maestro e arrestandolo in flagranza di reato. Gli agenti hanno poi raggiunto l’abitazione del 44enne sequestrando due computer, una scheda sim, un hard disk e altro materiale che verrà analizzato per trovarvi tracce di pedopornografia. Qui hanno rinvenuto i biglietti scritti da una bimba per il maestro sulle pagine del diario: «Ti voglio tanto bene». Nella giornata di ieri, mercoledì 12 febbraio, l’uomo ha negato tutto di fronte al gip Alessandra Di Fazio: «È un fraintendimento, non lo farei mai». E ha continuato a ribadire la sua posizione anche di fronte all’evidenza filmata degli abusi.