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Il piccolo Evan ucciso di botte perché piangeva, processo da rifare: la Cassazione annulla l’ergastolo alla madre e al compagno violento

13 Febbraio 2025 - 14:20 Giovanni Ruggiero
evan ucciso botte
evan ucciso botte
Secondo il legale della donna, la sua semi-infermità mentale l'aveva portata a ignorare il comportamento violento del compagno. Il bambino di meno di due anni era finito più volte al pronto soccorso

È da rifare il processo per la morte del piccolo Evan, il bambino di meno di due anni morto il 17 agosto 2020 all’ospedale di Modica. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna all’ergastolo emessa dalla Corte d’appello di Catania nei confronti della madre del bambino, Letizia Spatola, 26 anni. Il bambino era morto per «grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione». Secondo i periti, una condizione legata alle violenze che il bambino aveva subito.

Le accuse a Letizia Spatola e il compagno violento

Spatola viveva con il compagno Salvatore Blanco, 34 anni, a Rosolini, in provincia di Siracusa. Entrambi erano accusati di maltrattamenti ed omicidio. Per la donna ci sarà un nuovo processo a Catania. Il suo legale, Natale Di Stefano, aveva presentato il ricorso in Cassazione con sei diversi motivi. Secondo l’avvocato, la madre del piccolo Evan, essendo semi-inferma di mente come accertato dal perito nominato dalla Corte d’Appello, avrebbe ignorato le condotte violente. Secondo Di Stefano, si sarebbe trattato «non di una libera scelta, ma un aspetto patologico della malattia». LA donna avrebbe poi provato a curare il bambino «come era nelle sue possibilità». Per Blanco, assistito da Salvatore Irullo, rinvio alla Corte d’Appello di Catania solo per decidere se sussiste la circostanza aggravante del rapporto di discendenza.

Le violenze sul bambino

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Siracusa, avevano fatto emergere le continue percosse che hanno provocato al bambino di un anno e mezzo contusioni e fratture. Ma perché il bambino veniva picchiato? Secondo l’inchiesta, il patrigno era irritato dal fatto che Evan piangesse. La madre sarebbe stata ferma a osservare il compagno che picchiava il figlio. In diverse occasioni, Evan è stato portato in pronto soccorso all’ospedale di Noto. Quando una volta la donna aveva detto ai medici che il bambino era caduto, è scattata la segnalazione alla polizia.

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