«Un documento dei carabinieri parla dei soldi di Cosa Nostra a Berlusconi»
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Un documento inedito dei carabinieri potrebbe riscrivere la storia dei rapporti tra Silvio Berlusconi e Cosa Nostra. E fa parte del caso Equalize. Due indagati dell’inchiesta del pm Francesco De Tommasi parlano in un’intercettazione di una nota riservata dell’allora anticrimine dei carabinieri di via Moscova. A parlarne oggi è il Fatto Quotidiano, che precisa che si tratta di una nota scritta in word. Il suo contenuto è rivelato dall’hacker Samuele Calamucci. La procura lo sta cercando nell’archivio di Vincenzo De Marzio, nome in codice Tela. È un database fatto di 52 mila file Sdi consegnato alla banda di via Pattari nel 2023.
Roba pesante
Sentito dal Fatto, Giorgio Perroni, avvocato della famiglia Berlusconi, ha spiegato: «Ci sono state ben quattro archiviazioni su questa vicenda dei rapporti tra Silvio Berlusconi e la mafia e sarebbe ora di farla finita con questa storia». La nota descriverebbe Berlusconi mentre riceve denaro da un soggetto collegato a Mangano. Le forze dell’ordine lo hanno scoperto durante un controllo dello stesso Tela. Il tutto sarebbe accaduto nel quartiere della Comasina, periferia nord di Milano, in prossimità di un ponte. Dove incontra un soggetto che non sarebbe stato ben identificato ma sarebbe collegato a Mangano. Nelle intercettazioni parlano Calamucci e Camponovo, entrambi soci della Mercury Advisor srl. Dice Camponovo: “Ma cos’è quella roba lì?”. Calamucci: “Quella è la vera prova della colpevolezza di Silvio Berlusconi come ha preso i soldi dalla mafia”. Camponovo: “Roba pesante”.