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J.D. Vance contro l’Europa, l’attacco shock del vice di Trump: «La minaccia non è Putin, ma l’immigrazione di massa. Sì all’Afd» – Il video

14 Febbraio 2025 - 16:16 Simone Disegni
Il vicepresidente Usa alla Conferenza di Monaco: «In Europa è in pericolo la libertà di parola». Messaggio alla Russia: «Accordo sull'Ucraina o pronti a azioni militari»

La minaccia più grave oggi per l’Europa? «Non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno. Ciò che mi preoccupa è la minaccia dall’interno, l’allontanamento dell’Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America». Lo ha detto intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance. Da quali valori si starebbe allontanando l’Europa? In particolare, secondo il numero 2 della Casa Bianca, dalla garanzia del free speech, totem della destra trumpiana. «In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo, la libertà di parola è in ritirata». Ma, ha osservato Vance, non si può imporre l’innovazione o la creatività, così come non si può forzare le persone su cosa pensare, cosa sentire o cosa credere, e crediamo che queste cose siano certamente collegate. Sfortunatamente, quando guardo l’Europa oggi, a volte non è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda». Un attacco durissimo alla leadership europea, legato probabilmente alla regolamentazione sulle piattaforme digitali come X di Elon Musk, oltre che alle barriere che l’establishment politico di molti Paesi europei continua a ereggere contro l’avanzata delle estreme destre. Anche su questo è ora di cambiare registro, ha detto Vance in un sorprendente intervento negli affari politici altrui, a partire da quelli del Paese che ospita la Conferenza di Monaco. «Esorterò i politici tedeschi a lavorare con tutti i partiti, incluso il partito di estrema destra e anti-immigrazione Afd», ha detto stamattina Vance al Wall Street Journal, chiarendo che il suo invito è da considerarsi esteso a tutta l’Europa: «Deve abbracciare l’ascesa della politica anti-establishment, fermare l’immigrazione di massa e frenare le politiche progressiste».

L’intervento a gamba tesa sull’Ue e la minaccia a Putin

Quello emesso da J.D. Vance a Monaco, a nove giorni da delicatissime elezioni tedesche, pare il vero e proprio timbro ufficiale della Casa Bianca sulle scorribande dei mesi scorsi di Elon Musk (su X e non solo) a sostegno dei partiti di estrema destra in Europa, dalla Germania al Regno Unito. Vance ha preso letteralmente a schiaffi le attuali strategie europee, invitando l’Ue a cambiare rotta sull’immigrazione così come a invertire quanto prima quella che sta portando alla deindustrializzazione del continente. Colpisce quasi meno, in questo contesto, l’ennesimo appello ribadito da Vance ai Paesi europei a fare «un passo avanti» sulla difesa – investendo molto di più – «nell’ambito di un’alleanza condivisa, così che l’America si concentri su altre aree del mondo in grande pericolo». Sui negoziati ormai avviati con la Russia di Putin sull’Ucraina, se non altro, Vance sembra aver corretto almeno in parte il tiro rispetto alle fughe in avanti dei giorni scorsi di Donald Trump e del suo segretario alla Difesa Pete Hegseth. Quello aperto a Mosca, ha detto in sostanza Vance al Wsj, non è un assegno in bianco. Se Putin non acconsentirà a un accordo di pace con l’Ucraina «che garantisca l’indipendenza di lungo termine di Kiev», ha detto il vice di Trump, gli Usa si tengono pronti a colpire la Russia non solo con le sanzioni, ma anche, potenzialmente, con la forza militare. «Tutte le opzioni sono sul tavolo», ha assicurato. Quanto all’Europa, ha aggiunto poi a Monaco, essa sarà «ovviamente» coinvolta in qualsiasi trattativa sull’Ucraina. Resta il fatto, ha confermato Vance, che la strada negoziale con Putin è aperta e gli Usa di Trump confidano nella sua buona fede: «Penso che ne verrà fuori un accordo che scioccherà un sacco di gente».

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