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Paragon, l’intelligence italiana sospende l’uso dello spyware Graphite

14 Febbraio 2025 - 21:53 Alba Romano
spyware paragon intelligence italiana
spyware paragon intelligence italiana
La mossa dopo l'avvertimento del Garante per la privacy: «No all'utilizzo del software spia fuori dalle regole»

L’intelligence italiana e Paragon Solutions hanno concordato di sospendere l’operatività del sistema Graphite fino alla conclusione della procedura di due diligence condotta dal Copasir e dall’Agenzia nazionale per la cybersicurezza. Lo annunciano fonti dei servizi segreti all’Ansa. La decisione di sospendere l’uso del sistema Graphite arriva dopo la rivelazione secondo cui alcuni giornalisti e operatori di organizzazioni non governative sarebbero stati spiati, tra cui Luca Casarini, Beppe Caccia e il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. Il governo di Giorgia Meloni ha confermato l’uso dello spyware ma ha assicurato che non è mai stato usato per sorvegliare giornalisti o figure critiche nei confronti dell’esecutivo.

La nota del Garante per la privacy

Sempre oggi, il Garante per la protezione dei dati personali ha rivolto «un avvertimento a tutti coloro che dovessero utilizzare lo spyware Graphite, della società israeliana Paragon Solutions ltd, o sistemi analoghi». La nota dell’Autorità è stata diramata dopo le numerose segnalazioni di cittadini preoccupati per il possibile uso indiscriminato dello spyware, che – ricorda il Garante – deve avvenire all’interno degli usi consentiti dalla legge, pena l’applicazione di una sanzione amministrativa fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato. «L’Autorità ribadisce che le intercettazioni di comunicazioni elettroniche che non rientrano nelle finalità di sicurezza della Repubblica e di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati, devono rispettare la normativa in materia di protezione dei dati personali», conclude la nota del Garante.

L’inchiesta sullo spionaggio

Secondo quanto rivelato da un’inchiesta del Guardian, sarebbero almeno cento giornalisti e membri della società civile in 24 Paesi a essere stati spiati su WhatsApp tramite lo spyware Graphite, sviluppato dalla israeliana Paragon Solution. A dare notizia dello spionaggio è stata la stessa Meta, proprietaria dell’app di messaggistica. Da allora, opposizioni e rappresentanti della stampa e della società civile chiedono al governo italiano di chiarire chi ha spiato le persone in questione.

Foto copertina: Dreamstime/Roman Stavila

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