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Parla la moglie di Stefano Tacconi, la polemica sulla casa popolare cambiata in tempi record: «Perché nella prima non poteva vivere»

14 Febbraio 2025 - 11:59 Ugo Milano
stefano tacconi casa popolare polemica moglie favoritismo
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Laura Speranza, in un'intervista al Corriere, ha allontanato le voci delle scorse ore. Il cambio casa in tempi rapidi, infatti, sarebbe avvenuto rispettando il regolamento per i casi di disabilità totale

«Nessun favoritismo, avevamo tutti i requisiti e siamo risultati i primi della graduatoria anche perché è stata riconosciuta la disabilità totale». Laura Speranza, moglie dell’ex portiere della Juventus e della Nazionale Stefano Tacconi, in un’intervista al Corriere della Sera risponde così alle polemiche riguardo all’assegnazione degli alloggi popolari. La famiglia, che a maggio 2023 si era trasferita in una casa dell’hinterland milanese, ha ottenuto il trasferimento solo sei mesi dopo, quando i tempi standard solitamente superano un anno. La concessione dell’Aler, Azienda lombarda di edilizia residenziale controllata dalla Regione, rientrerebbe proprio nella categoria delle «deroghe», come la stessa azienda aveva spiegato. Il cambio di casa, infatti, sarebbe legato a difficoltà infrastrutturali, dato che in quei mesi l’ex portiere bianconero stava recuperando da un’ischemia cerebrale e poteva muoversi solo in carrozzina.

Il trasferimento necessario: «C’era una rampa di scale da fare, lui era in carrozzina»

«Dove abitavamo prima c’erano quattro rampe di scale», spiega Laura Speranza. «Stefano si muoveva solo in carrozzina. Ancora adesso la usa per i tratti più lunghi, altrimenti si sposta con le stampelle». Dalla consapevolezza che «sarebbe stata una cosa lunga» è scaturita la decisione di chiedere il trasferimento: ««L’ascensore era al primo piano, c’era ancora una rampa di scale da fare». A novembre 2023 i Tacconi sono entrati nella nuova casa, nella periferia sud di Milano. Dal quarto piano sono saliti al sedicesimo, ma nel nuovo edificio «non ci sono scalini» e «uno dei bagni l’abbiamo attrezzato con gli appoggi per Stefano».

La nuova vita e la forza di Tacconi: «Ha stupito anche i medici»

Archiviata la polemica, la moglie del portiere ha spiegato che effetto faccia «ricominciare da capo» in un alloggio popolare: «Nella vita si attraversano momenti di fragilità. La decisione di trasferirci l’abbiamo presa io e mio figlio Andrea, senza dire niente a Stefano per non dargli troppe preoccupazioni». Certo, l’impatto è stato duro, soprattutto per la figlia più piccola: «È più malinconica perché si è allontanata dagli amici». Intanto Stefano Tacconi continua la riabilitazione, «tre o quattro volte a settimana, soprattutto il potenziamento delle gambe. Ha avuto una ripresa incredibile, ha stupito anche i medici». E la paura che l’ischemia e il dover «ripartire da zero come un bambino» potessero farlo cadere in depressione ha lasciato spazio alla nuova quotidianità. «I vicini sono gente normalissima», ha spiegato Laura Speranza. «Quando lo incontrano finiscono sempre a parlare di calcio. Abbiamo trovato tanta serenità, ci serviva».

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