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Dirigenti Usa verso Riad per i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. L’inviato di Trump: «L’Ue non siederà al tavolo dei negoziati»

15 Febbraio 2025 - 21:12 Bruno Gaetani
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Keith Kellog, inviato per il conflitto russo-ucraino, certifica i timori di Bruxelles: «L'Europa sarà consultata ma non parteciperà ai colloqui»

I colloqui di pace tra Russia e Ucraina stanno per entrare nel vivo. Secondo quanto riporta Politico, alcuni rappresentanti del governo americano si stanno dirigendo a Riad, in Arabia Saudita, per dare ufficialmente il via ai negoziati. Si tratta di Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale, Marco Rubio, segretario di Stato Marco Rubio, e Steve Witkoff, inviato speciale per il Medio Oriente. All’incontro, rivela Politico, non ci saranno Keith Kellogg, inviato speciale di Donald Trump per i colloqui Ucraina-Russia, e nemmeno i rappresentanti di altre grandi potenze europee.

Kellogg: «L’Ue non sarà ai negoziati di pace»

L’indiscrezione di Politico conferma il più grande timore dell’Europa, quello di rimanere esclusa dai negoziati di pace tra Russia e Ucraina. D’altronde, è stato lo stesso Keith Kellogg in giornata a chiarire che il Vecchio Continente avrà un ruolo marginale nei colloqui per porre fine al conflitto. L’Europa, ha detto l’inviato speciale di Trump per l’Ucraina, sarà consultata ma non siederà al tavolo dei negoziati. «Potrebbe essere come il gesso sulla lavagna, potrebbe irritare un po’, ma sono molto onesto», ha premesso Kellogg durante la conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco. «Ai miei amici europei, dico: entrate nel dibattito, non lamentandovi del fatto che potreste, sì o no, essere al tavolo, ma proponendo idee, aumentando la spesa».

La richiesta di informazioni da Washington

L’Europa, insomma, non tocca palla nei negoziati, almeno in questa fase iniziale. Per portare avanti le trattative, però, Washington è in costante contatto con Bruxelles. Lo rivela il Financial Times, secondo cui il dipartimento di Stato americano ha chiesto ai governi europei di fornire informazioni dettagliate sulle armi, sulle truppe di mantenimento per la pace e sulle misure di sicurezza che potrebbero fornire all’Ucraina come parte di eventuali garanzie di sicurezza per porre fine alla guerra con la Russia. La richiesta sarebbe stata inviata questa settimana e mira a determinare la volontà effettiva dell’Europa di difendere l’Ucraina dopo un accordo di pace, ma anche – scrive il Financial Times – il prezzo che l’Europa è disposta a pagare per partecipare ai negoziati. Lunedì 17 febbraio i leader europei potrebbero riunirsi per un summit straordinario a Parigi per discutere proprio del ruolo dell’Europa nei colloqui tra Mosca e Kiev. Il vertice, però, non è ancora stato confermato.

Lavrov e Rubio

In attesa del vertice a Riad, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato Usa Marco Rubio hanno avuto un colloquio telefonico in cui hanno concordato «la loro disponibilità a lavorare insieme per ripristinare un dialogo reciprocamente rispettoso in conformità col tono stabilito dai presidenti» Trump e Putin. Durante la telefonata, fa sapere il Cremlino, è stata anche «delineata la reciproca determinazione a interagire sulle principali questioni internazionali, tra cui l’accordo sull’Ucraina e la situazione in Palestina».

Foto di copertina: EPA/Sarah Silbiger | Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per il conflitto tra Russia e Ucraina

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