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Jannik Sinner squalificato per tre mesi, perché ha deciso di patteggiare con l’agenzia antidoping. Sarà in campo agli Internazionali di Roma

15 Febbraio 2025 - 11:10 Alba Romano
tennis jannik sinner clostebol wada doping
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Il tennista numero uno al mondo del ranklng Atp evita così il giudizio del Tribunale arbitrale dello sport di Losanna sul caso Clostebol. L'amarezza del capo della Federtennis: «È un'ingiustizia»

Jannik Sinner ha deciso di patteggiare una squalifica di tre mesi con la Wada prima del giudizio del Tas. Sembra comunque certa la presenza di Sinner agli Internazionali di Roma, in programma dal 29 aprile al 18 maggio. L’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha confermato «di aver concluso un accordo per la risoluzione del caso del tennista italiano, che ha accettato un periodo di tre mesi di inammissibilità per una violazione della regola del doping che lo ha portato ad un test positivo per il clostebol, una sostanza vietata, nel marzo 2024».

Perché ha deciso di patteggiare

«Questo caso pendeva su di me ormai da quasi un anno e il processo ancora aveva un tempo lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno», ha spiegato Sinner. «Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il presente procedimento sulla base di una sanzione di tre mesi», ha aggiunto il tennista italiano, che non dovrà rinunciare nemmeno al Roland Garros.

Quando sconta la squalifica

La squalifica scatta il 9 febbraio 2025 e si concluderà alle ore 23,59 del 4 maggio 2025. Il periodo di squalifica «include un credito per quattro giorni precedentemente scontati dall’atleta mentre era in sospensione provvisoria. Ai sensi dell’articolo 10.14.2 del Codice, Sinner potrà tornare ad allenarsi ufficialmente a partire dal 13 aprile 2025», si legge in una nota.

L’amarezza della Federtennis

«È la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo», dice il presidente della Fitp, Angelo Binaghi. «Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita».

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