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Il bidello accusato di molestie investito a Napoli. L’ipotesi sulla trappola tesa da un genitore e il profilo falso di una ragazzina

16 Febbraio 2025 - 21:26 Alba Romano
scuola elementare angiulli napoli bidello investito molestie
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I genitori che protestavano contro le molestie non hanno trovato il bidello, che nel frattempo era stato ricoverato

Sono una cinquantina i genitori che si sono radunati mercoledì fuori da una scuola elementare del Rione Sanità di Napoli per protestare contro un bidello accusato di molestie sessuali. Solo che il bidello all’asilo non c’era, perché il giorno prima era stato investito dal padre di un’alunna. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia Stella, che ieri sono arrivati alla svolta nell’inchiesta, confermando l’identità dell’automobilista che ha investito il bidello e rafforzando l’ipotesi di un possibile rapporto di causa tra i due eventi.

Il bidello accusato di molestie investito a Napoli

I militari dell’arma erano intervenuti inizialmente il giorno delle proteste, per sedare la rabbia dei genitori che si erano radunati fuori dalla scuola Angiulli, in Piazza Mario Pagano. Nonostante la partecipata contestazione, non è stata presentata alcuna denuncia, secondo quanto riporta Il Mattino. Da lì sono partiti gli accertamenti. In breve tempo è emerso che il bidello non si trovava nel plesso, ma ricoverato in serie condizioni all’ospedale Cardarelli, vittima di un investimento stradale. Il pirata della strada si era autodenunciato in caserma il giorno prima, ma solo successivamente è divenuto chiaro che era il bidello la vittima dello scontro.

La trappola col profilo falso

L’uomo a essersi autodenunciato è un 34enne napoletano, padre di una bimba di 4 anni. Con la sua moto avrebbe travolto il bidello 59enne volontariamente, secondo quanto si sostiene nelle chat di quartiere. Oltre all’eventuale dolo, è da verificare un altro aspetto. Pare, infatti, che il bidello sia stato attratto all’appuntamento in cui è stato investito da un falso profilo social di una minorenne, che sarebbe stato creato proprio dal motociclista. Nessuna 12enne dunque, solo una trappola in cui il bidello sarebbe cascato in pieno.

In copertina: La scuola elementare al centro della vicenda, l’Angiulli di Napoli, così come appare su Google Maps

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