Sanremo, Olly: «Non so se andrò all’Eurovision». Il bilancio finale di Conti: «I fischi per la classifica? Sorpreso anch’io»
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La puntualità di Carlo Conti, la sorpresa per la classifica ribaltata nella serata finale, il ritorno del cantautorato, la vittoria di Olly, la sfuriata di Lucio Corsi e molto altro. Anche questa edizione del Festival di Sanremo è giunta al termine. Meno frizzante delle precedenti condotte da Amadeus, anche la kermesse condotta da Carlo Conti ha incontrato il favore degli ascolti. Lo confermano i dati diffusi dalla Rai nella consueta conferenza stampa del mattino dopo. Assieme al bilancio, già si fa largo l’ipotesi di un possibile ritorno di Carlo Conti nel 2026, forse solo da direttore artistico. In attesa dell’esito del ricorso della Rai contro la sentenza del Tar della Liguria, che impone all’emittente nazionale di andare a gara per l’organizzazione della kermesse, aprendo la strada alla possibilità di vedere Sanremo anche su altre reti.
Carlo Conti e le polemiche sulla classifica di Sanremo: «Ho detto a Giorgia che la standing ovation vale più della classifica»
«A casa qualcuno ha protestato contro esclusioni importanti. Pensate di rivedere il sistema di votazione?», chiedono sala stampa di Sanremo, con particolare riferimento a Giorgia, tra le più apprezzate della kermesse ma esclusa dalla top five. «Insieme ai fischi ci sono stati boati. Quindi la top ten è quella giusta», risponde Carlo Conti. «Come sempre dimostra Sanremo, credo che le proteste sul vincitore facciano parte dello spettacolo. Io lo preferisco così. Io sono stato sorpreso tanto quanto il pubblico». «Su Giorgia – aggiunge il direttore artistico – la standing ovation e gli applausi valgono più della posizione persa. Sarà il tempo a dirci quali brani sono andati veramente bene. La classifica è un momento. Ma quella vera sarà nei prossimi giorni con gli ascolti delle canzoni del pubblico».
I numeri e la manager dei vincitori
Interpellato sulla numerologia – gli ultimi tre vincitori di Sanremo si sono tutti esibiti con il numero 15 – e sul management – gli ultimi cinque festival sono stati vinti quattro volte da cantanti seguiti dalla stessa manager – Conti taglia corto: «Io ascolto solo le canzoni. Non guardo numeri ne management».
Carlo conti conduce Sanremo nel 2026?
Tiene banco il grande interrogativo, sarà Carlo Conti il prossimo conduttore del festival di Sanremo? Il presentatore toscano non scioglie la riserva: «Deciderò strada facendo. Lo so fare, ma ho firmato da direttore artistico. Se nel futuro dovrò fare da traghettatore per un nuovo conduttore e mi sentirò di farlo sarò felice di aiutare». «Anche nei miei tre precedenti, ogni anno dicevo “basta”, ma poi mi convincevo perché mi veniva un’idea o lo facevo con grandi amici al mio finco. Penso che l’anno prossimo ci sarò, ma vediamo», aggiunge Conti.
Carlo Conti risponde alle polemiche: «Festival moscio? È un rito collettivo, mi ispiro a Pippo Baudo»
Il conduttore ha anche risposto alle polemiche, che accusano il suo festival di essere moscio e meloniano, meno “frizzante” di quello di Amadeus. «È festival Baudiano, altro che sovranismo», ha replicato «Conti. L’ho sempre fatto così ed così che secondo me deve essere. Il festival è come la messa: un rito collettivo che si può fare in tanti modi». «Cosa ho sbagliato? Dobbiamo finire prima, ieri sera abbiamo finito dopo le due. Troppo tardi. Poi mi piacerebbe dare la classifica solo per le prime dieci posizioni, non tutto il resto», ha aggiunto il direttore artistico.
Olly (1°): «A Sanremo ho cantato con la gente. Non me l’aspettavo»
Grande soddisfazione per il vincitore di Sanremo, Olly: «Sanremo è stata una scoperta meravigliosa. Il pubblico mi ha scaldato e di questo sono molto contento, perché io faccio musica per le persone. Entrare in un contatto, fisico, mentale ed energico con le persone in una sala è meraviglioso. Concordo con Lucio Corsi, sul palco bisogna abbassarsi al livello della platea, non sentirsi superiori». «Poi le storie di Vasco mi hanno fatto saltare dalla sedia. Forse si è visto dalla faccia paralizzata che avevo. Quando ho visto i KOMplimenti non ci potevo credere. Tanta gente non mi conosceva e tanti mi invece sapevano chi ero. Sono contento di essermi fatto scoprire e di aver coronato il mio lavoro. Questo podio è veramente formato da outsider e sono felice che sia formato da cantautori, senza nulla togliere a chi le canzoni se le fa scrivere». Il vincitore ha svelato un dettaglio divertente: «Quando ho chiamato mio padre per dirgli che avevo vinto, lui stava portando il cane a fare pipì».
Olly all’Eurovision: «Forse non parteciperò. Vediamo»
Di diritto, Olly dovrebbe rappresentare l’Italia all’Eurovision, ma afferma di non essere certo di volerlo fare. «Ora non sono pronto per l’Eurovision. Non ci ho ancora pensato e ho bisogno di metabolizzare. È un onore avere questa opportunità, ma ci devo riflettere». Dalla Rai fanno sapere al cantautore che può prendersi circa una settimana per pensare.
Lucio Corsi (2°): «Il duetto con Topo Gigio è stato un sogno»
Lucio Corsi commenta il suo duetto con Topo Gigio: «La parte del sogno in musica per me è fondamentale: Gigio è un personaggio di fantasia ma molto più reale di tanti, come c’è magia nella canzone di Modugno, il primo cantautore a vincere. E poi sono affezionato ai momenti tv in duetto con Topo Gigio, con Raffaella ad esempio… Era un tempo di schermi larghi, anche fisicamente, in cui era più facile entrare, ora sono così sottili…».
Brunori Sas (3°): «Sono felicissimo. Per l’Eurovision parlerò con Olly»
Bronori Sas, terzo nella classifica finale, ha commentato il suo successo. «Sono sorpreso. Sono arrivato qui con l’unica aspettativa di far conoscere il mondo, con una lettera indirizzata a chi ha rivoluzionato la mia esistenza. Ero già contento giovedì quando ho sentito l’applauso del pubblico, dopo che la critica aveva già parlato bene del pezzo, che magari poteva non essere da Sanremo. Tutto quello che arriva è bello. È stata una scena quasi da film: non avendo nessuna aspettativa e non avendo nulla da perdere a volte accadono cose belle… Sono molto contento. Mi spiace solo per l’Eurovision perché con la mia fisicità potevo portare i miei outfit da parroco… Poi magari parleremo con Olly».
Le olimpiadi 2026 coincidono con Sanremo, la risposta della Rai
Emerge un tema. Le olimpiadi di Milano Cortina coincideranno con il Festival di Sanremo dell’anno prossimo. Commenta il direttore del prime time intrattenimento Rai Marcello Ciannamea: «È una riflessione che dobbiamo fare senza dimenticare il rapporto che abbiamo con il Comune di Sanremo, qualcosa potrebbe essere spostato».
Il podio tutto al maschile: «Ma non patriarcale»
Olly: «È un fatto vero, innegabile. Ha citato cantautrici ma anche cantanti bravissime in questo cast. Quel che posso dire è che parlando di musica sarà il tempo: le canzoni ora sono a disposizione di tutti». Lucio Corsi: «Fate bene a farlo notare. È una cosa importante». Brunori: «Mi ha colpito. È un tema importante, bello anche da affrontare tra artisti. Ma direi che questo podio ha rappresentato un maschile che non è patriarcale».
Gli ascolti della finale di Sanremo
Se nella penultima serata gli ascolti del Festival di Sanremo firmato Carlo Conti avevano superato quello di Amadeus, nella finale, il conduttore toscano non è riuscito a imporsi sul collega veronese, nonostante i numeri fatti registrare siano comunque ottimi. La finale del Festival di Sanremo 2025 ha ottenuto un ascolto medio, in termini di total audience – considerando dunque anche coloro che hanno assistito alla trasmissione da apparecchi diversi dai televisori, come pc, tablet e smartphone – dalle 21.23 all’1.59, di 13 milioni 427mila telespettatori pari al 73.1% di share. La differenza rispetto ad Amadeus è comunque contenuta.
La finale del 2024 è stata vista da 14 milioni 301 mila telespettatori pari al 74.1% di share. Il picco di share del 2025 è stato rilevato nel momento in cui Olly ha conquistato il primo posto del concorso musicale, con 87,3% all’1.56. Il numero maggiore di spettatori è stato invece registrato alle 22.09, mentre Carlo Conti e Alberto Angela presentavano l’esibizione di Francesco Gabbani. Successo per Carlo Conti negli ascolti medi: 12,5 milioni di spettatori, per il 67,1% di share. In termini assoluti la è l’edizione più vista dal 2000 a oggi, in termini di share la migliore di sempre. Rispetto al 2024 gli ascoltatori medi delle cinque serate sono il 6,8% in più, mentre lo share è cresciuto dello 0,9%. Si conferma il grande apprezzamento dei giovani con percentuali bulgare. Successo anche sui social, con 399 milioni di visualizzazioni video e 99 milioni di interazioni.
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Anche gli incassi ne risentono, con oltre 65 milioni di euro di ingressi pubblicitari che superano di oltre l’8% quelli del 2024.
Lo speciale Sanremo 2025
- Il regolamento del Festival di Sanremo 2025
- Sanremo 2025, chi sono gli ospiti del Festival?
- Sanremo 2025, chi sono conduttori e conduttrici del Festival?
- Sanremo 2025, le cover e i duetti della quarta serata del Festival
I testi delle canzoni
ACHILLE LAURO – Incoscienti giovani | BRESH – La tana del granchio | BRUNORI SAS – L’albero delle noci | CLARA – Febbre | COMA_COSE – Cuoricini | ELODIE – Dimenticarsi alle sette | FEDEZ – Battito | FRANCESCA MICHIELIN – Fango in paradiso | FRANCESCO GABBANI – Viva la vita | GAIA – Chiamo io, chiami tu | GIORGIA – La cura per me | IRAMA – Lentamente | JOAN THIELE – Eco | LUCIO CORSI – Volevo essere un duro | MARCELLA BELLA – Pelle diamante | MASSIMO RANIERI – Tra le mani un cuore | MODÀ – Non ti dimentico | NOEMI – Se t’innamori muori | OLLY – Balorda nostalgia | RKOMI – Il ritmo delle cose | ROCCO HUNT – Mille vote ancora | ROSE VILLAIN – Fuorilegge | SARAH TOSCANO – Amarcord | SERENA BRANCALE – Anema e core | SHABLO feat. GUÈ, JOSHUA e TORMENTO – La mia parola | SIMONE CRISTICCHI – Quando sarai piccola | THE KOLORS – Tu con chi fai l’amore | TONY EFFE – Damme ‘na mano | WILLIE PEYOTE – Grazie ma no grazie