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Sanremo 2025, Giorgia fuori dalla top 5. Così esplode l’indignazione dell’Ariston e dei social

16 Febbraio 2025 - 03:10 Ygnazia Cigna
«Questo Sanremo rimarrà nella storia come la più grande fuffa di sempre», scrive uno dei tanti utenti indignati su X

Sanremo 2025 si chiude con una nota amara per il pubblico dell’Ariston. L’esclusione di Giorgia dalla top 5 ha scatenato una vera e propria protesta in sala, con fischi e urla che hanno accompagnato la lettura del podio. Ma l’amore per l’artista ha trovato un modo per farsi sentire: la vittoria del premio Tim ha riportato Giorgia sul palco, dove è stata travolta da una standing ovation che ha emozionato anche i più scettici. Visibilmente commossa, l’artista ha dichiarato: «Non so se me lo merito. Ma l’affetto del pubblico è la vittoria migliore».

L’ira degli utenti

L’indignazione non si è fermata alle mura dell’Ariston, ma ha infiammato anche i social. Due i motivi principali: l’assenza di donne nella top 5 e la sensazione che la straordinaria capacità vocale di Giorgia sia stata completamente sottovalutata. «Questo Sanremo rimarrà nella storia come la più grande fuffa di sempre», ha scritto un utente su X. E un altro rincara la dose: «Hanno fatto vincere una donna dopo anni (Angelina Mango, ndr) e hanno detto basta, abbiamo fatto abbastanza femminismo». La grande rabbia scaturisce dalla percezione di un’ingiustizia nei confronti di un’artista che da decenni incanta con la sua voce. «Dopo ‘sta ladrata mi vado a fare una tisanina. I vincitori morali per me Lauro e Giorgia, punto», si legge tra i commenti più condivisi.

Il ricordo della protesta dell’orchestra

Il video di Blanco che distrugge il palco a Sanremo 2024 diventa il simbolo dello stato d’animo collettivo: «Giorgia che piange dicendo ‘non so se me lo merito questo premio’. Sentitevi in colpa per cosa avete fatto», scrive un utente indignato. Il caso Giorgia riporta alla mente un’altra clamorosa protesta sanremese: quella del 2010, quando l’orchestra accartocciò e lanciò gli spartiti per manifestare il proprio dissenso verso l’esclusione di Malika Ayane dal podio. «Questo festival ha solo un nome e quel nome è Giorgia. Interpretazione da pelle d’oca», scrive qualcuno, sottolineando l’amarezza per un risultato che continua a dividere pubblico e critica.

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