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Marcell Jacobs chiama Filippo Tortu, la telefonata per non mandare in pezzi la staffetta azzurra: lo scandalo spionaggio e il ritorno a Tokyo

16 Febbraio 2025 - 08:02 Giovanni Ruggiero
Marcell Jacobs e Filippo Tortu
Marcell Jacobs e Filippo Tortu
La rivalità tra i due velocisti azzurri non è mai mancata. E l'indagine sul fratello di Tortu rischia di far implodere la squadra dei trionfi in Giappone. Proprio ora che gli impegni in agenda impongono unità

Una telefonata da Marcell Jacobs al compagno di staffetta Filippo Tortu per provare a tenere insieme la squadra azzurra che ha emozionato e trionfato con l’oro alle Olimpiadi di Tokyo. O almeno per cercare un disgelo, dopo quel che è emerso dall’indagine dello scandalo Equalize. Il fratello e manager di Tortu è indagato perché, secondo la procura, avrebbe chiesto agli esperti di spionaggio informatico le analisi del sangue di Jacobs. Le ombre di sospetti incrociati e rivalità tra i due atleti degenerate in invidia velenosa hanno completato il quadro.

Come racconta il Messaggero, i due ieri 15 febbraio si sono finalmente parlati. Già nelle ore precedenti, Jacobs aveva evitato di sollevare polemiche: «Mi fido di Filippo», aveva detto il velocista azzurro dalla Florida, dove si sta allenando. «Se ha detto che è estraneo, gli credo». La telefonata avrebbe portato a un chiarimento tra i due, che di certo si sono sempre relazionati con una discreta dose di competizione.

A prevalere è anche il pragmatismo imposto dagli impegni in agenda per i due atleti: a inizio maggio in Cina la staffetta azzurra si giocherà la qualificazione ai Mondiali di atletica. Se riusciranno nell’obiettivo, Jacobs e Tortu si ritroveranno ancora una volta insieme a correre a Tokyo, magari per buttarsi alle spalle la delusione del quarto posto di Parigi.

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