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Marina Berlusconi e l’affondo su Trump: «Spero non rottami l’Occidente»

16 Febbraio 2025 - 18:59 Stefania Carboni
marina berlusconi trump
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L'intervista che uscirà domani al Foglio della presidente Finivest e Mondadori. «Se l'Europa verrà tagliata fuori dalla soluzione ucraina che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica»

«Per il momento non si può ignorare che molti dei primi interventi di Trump hanno sì portato qualche vantaggio immediato agli Stati Uniti, ma alla lunga la sua strategia di mettere gli altri Paesi continuamente sotto pressione si trasformerà in una forza centrifuga sempre più violenta, capace di separare e dividere la comunità occidentale». Lo dichiara la presidente di Fininvest e Mondadori Marina Berlusconi, in un’intervista che uscirà sul Foglio di domani, di cui è stata fornita un’anticipazione all’Ansa. «Spero davvero – aggiunge – che il Paese che è sempre stato il principale garante dell’Occidente non abbia ora un presidente che ambisce a diventare lui il ‘rottamatore’ dell’Occidente stesso, demolendo così tutto quello che l’America è stata negli ultimi ottant’anni». E sulle big tech sottolinea: «C’è un problema di concorrenza sleale grande come una casa» e «sono riusciti a imporre nella nostra vita di tutti i giorni la dittatura dell’algoritmo». 

«La fine del conflitto in Ucraina non deve coincidere con la resa di Kiev»

Per Marina Berlusconi la fine della guerra in Ucraina deve avvenire con una condizione imprescindibile: «Per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca». «All’Ucraina spettano le garanzie necessarie per la sua sicurezza e la sua indipendenza», ha sottolineato nell’intervista al direttore Claudio Cerasa la primogenita di Silvio Berlusconi, secondo cui «se fosse una pace fatta sulla pelle di Kyiv e dell’Europa non credo si potrebbe considerare un bene». Per Marina Berlusconi, «se l’Europa verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica».

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