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L’amicizia con Mengoni, il miracolo Maneskin, il capolavoro Angelina Mango: chi è Marta Donà, la manager di Olly che ha vinto gli ultimi tre Sanremo

16 Febbraio 2025 - 17:36 Gabriele Fazio
41, fondatrice de LaTarma, nipote di Claudia Mori  e Adriano Celentano, è la manager dietro le vittorie di Angelina Mango, Mengoni e dei Maneskin

2013 Marco Mengoni, 2021 Maneskin, 2023 di nuovo Marco Mengoni, 2024 Angelina Mango, 2025 Olly. Non fosse stato per la coppia Mahmood/Blanco, vittoriosa al Festival di Sanremo nel 2022, Marta Donà, manager dell’agenzia LaTarma, avrebbe potuto gridare all’en plein. 41 anni, nipote di Claudia Mori  e Adriano Celentano, Marta Donà comincia il suo percorso come ufficio stampa in MN, uno dei più prestigiosi del settore musicale. Poi il passaggio in Sony e l’incontro con Marco Mengoni. Sarà lui a deviare felicemente la sua vita verso un percorso che, come si legge anche sul sito della sua agenzia, lei nemmeno aveva immaginato. Mengoni voleva rivoluzionare il suo staff e Donà si offrì di dargli una mano, fin quando lo stesso allora ex vincitore di X Factor non le disse di assumere il ruolo di manager. «Quello che non sai provo a farlo con te e, nel caso, torneremo sui nostri passi insieme. Mi fido di te», le disse. Era il 2011 e da lì parte una storia di successi da record. Con Mengoni vincerà il Festival del 2013, nel frattempo la squadra si allarga con Francesca Michielin, il cui link pare sia stata la madre: «Mia figlia ha tanto bisogno di te», le avrebbe detto. Ed è proprio con lei forse che Marta Donà scopre il suo vero talento, individuare e lanciare talenti giovani.

Cattelan e i Maneskin

Un giorno a teatro Marta Donà si ritrova anche a parlare con Alessandro Cattelan. Si pone l’obiettivo di farlo salire di livello, di far brillare il suo talento, di fare in tv quello che già le era riuscito così bene con la musica. E sappiamo anche in questo caso come si sviluppa la storia, una storia che si incrocia con quella di Olly perché – dopo anni di chiacchiericcio – Cattelan è riuscito finalmente a mettere un piede al Teatro Ariston, un luogo sacro che sembra attenderlo da ormai troppo tempo.

Uno dei suoi più importanti successi sicuramente è legato ai Maneskin, con cui la storia si è sviluppata in maniera del tutto differente: quattro anni e mezzo di lavoro, passando per la vittoria al Festival di Sanremo e poi per quella all’Eurovision Song Contest. Subito dopo la band ha deciso di lasciare l’agenzia, un gesto che Marta Donà ha commentato pubblicamente con un sentito: «Ho il cuore spezzato». Come se a finire non fosse stato solo un contratto di lavoro ma un matrimonio. Effettivamente guardando alla storia strepitosa che poi la band romana compirà, tanto si deve proprio a quei primi anni, quando i Maneskin, forti del successo ottenuto ad X Factor, compiono una serie di scelte precise. In fondo a questo serve un manager: a saper scegliere sempre tra si e no.

Angelina Mango e Olly

Il suo capolavoro è forse Angelina Mango, non perché una vittoria valga più di un’altra, ma perché ci sono tesori che sono più nascosti di altri. La giovanissima figlia d’arte infatti, lo sappiamo, emerge grazie alla partecipazione al talent Amici, quindi, nonostante il cognome pesante, immersa non solo nel mare dei talent ma anche in quello dei pregiudizi sui ragazzi che escono dai talent. Doppia sfida, doppia vittoria. Angelina Mango, con un’oretta scarsa di contenuti musicali sul mercato, si presenta a Sanremo e vince con La noia. Olly è un altro caso a parte, perché invece proviene da una direzione del tutto diversa, molto più sotterranea, tra pubblicazioni sulle piattaforme, tanto studio, aperture di concerti: la gavetta vera, insomma. Poi i grandi numeri sulle piattaforme, una crescita veloce, esponenziale, che non poteva che finire dove è finita, con la vittoria del Festival di Sanremo e quindi il suo nome inciso accanto a quello di giganti della nostra musica. Ora Olly naturalmente dovrà mantenere la promessa, quello di cantautore generazionale, seppur moderno, di concetto, seppur pop, forte di un carisma e una carica di sensualità che non è sfuggita al pubblico a casa. Potrà farlo contando su Marta Donà naturalmente, che a questo punto, considerati anche gli ottimi risultati di Cattelan al Dopo Festival, possiamo considerare la vera vincitrice di Sanremo 2025.

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