Rio, il cane tornato a correre con una zampa stampata in 3D dopo un tumore – Il video
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Dopo un tumore, Rio è finalmente tornato a correre grazie a una protesi particolare. L’arto meccanico che ha restituito il movimento al pastore australiano, infatti, è stato progettata su misura per lui dall’Officina ortopedica Maria Adelaide di Torino, un centro di eccellenza che normalmente si dedica agli esseri umani. Tra questi anche la campionessa di atletica Martina Caironi, vincitrice di tre ori e quattro argenti ai giochi paralimpici dopo l’incidente in moto che a causa del quale ha perso la gamba sinistra nel novembre 2007, a 18 anni.
La protesi del cane tornato a correre
La protesi di Rio sostituisce una delle zampe anteriori, amputata al livello della scapola a per evitare che un tumore si diffondesse al resto del corpo. Ma il cagnolino sembra non farci caso. Ogni volta che può uscire e lanciarsi in una corsa traballante ma sempre meno incerta, è felice. La zampa artificiale è fatta di titanio, e offre una buona libertà di movimento, al contrario di altre protesi per animali, spesso completamente rigide, tanto da costringere i cani a movimenti molto innaturali. L’azienda che l’ha creta è nata settant’anni fa ed è famosa per creare dispositivi estremamente precisi.
Com’è stata fatta la protesi
Gli arti vengono scansionati e poi realizzati su misura con una stampante 3d. La tecnica – spiega il Messaggero – permette di disfarsi degli impianti sottopelle. Le protesi sono anche intelligenti. Grazie all’AI, infatti, sono in grado di apprendere le necessità di chi le indossa e diventare più efficienti. Imparano ad esempio, quali movimenti seguono altri e come viene distribuito il peso. «Rio è il decimo cane che abbiamo aiutato in quindici anni, si è adattato immediatamente al nuovo arto», ha commentato Roberto Ariagno, direttore dell’Officina.
«Appoggiava tutto il peso su una zampa»
Prima della protesi, Rio era triste. Non mangiava più e piangeva a causa dei dolori causati dall’osteosarcoma, ogni giorno più forti. Poi la svolta, la diagnosi, l’amputazione, e la protesi. «Appoggiava tutto il peso sulla zampa sana, abbiamo capito che a lungo andare avrebbe avuto grossi problemi alla schiena. Poi abbiamo letto la storia di altri due cani, Angus e Zoe, che avevano una protesi e ci siamo informati». «Siamo andati a Torino e in tre giorni la protesi era pronta: pesa un chilo e duecento grammi, è realizzata in stampa 3d, costa intorno ai duemila euro», ha spiegato il proprietario Francesco Padoa che ora si gode Rio assieme alla sua partner Antonella.