Carlo De Benedetti rimette mano al portafoglio per il «Domani». Coperto il buco di 11 milioni, arrivano altri 5 milioni. Nel cda il legale di papà Boschi
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Carlo De Benedetti ha deciso di coprire la perdita di 11.157.922 euro accumulata dalla sua nascita dal quotidiano Domani, azzerando il capitale sociale della società editrice per poi ricostituirlo a un milione di euro, aumentabile fino a 5 milioni di euro entro il 31 dicembre 2027. Le decisioni sono state prese fra la fine del 2024 e il mese di gennaio 2025, cambiando in contemporanea parte del consiglio di amministrazione della società e trasferendone la sede sociale da Torino a Roma. Fra le novità l’uscita dal consiglio di amministrazione del Domani delle avvocatesse Grazia Volo e Virginia Ripa di Meana. Il loro posto è stato preso dal 9 gennaio scorso da Andrea Gessner, presidente delle Edizioni Nottetempo (libri) e da un altro avvocato, Paolo Cesare Pecorella, che fu tra l’altro il legale di Pier Luigi Boschi, papà della renziana Maria Elena, nella vicenda di Banca Etruria.
Le perdite erano state sterilizzate per tre anni grazie alle norme speciali dell’era Covid
L’assemblea che ha coperto tutte le perdite pregresse del Domani restate sospese per anni grazie alle normative Covid che consentivano di rimandarle ad anni successivi anche in caso di patrimonio netto negativo si è tenuta il 22 gennaio scorso nello studio del notaio Maddalena Ferrari di Milano. Il presidente della casa editrice del quotidiano, Antonio Campo Dall’Orto, ha spiegato che pochi giorni prima il cda aveva deciso non fosse più rinviabile il momento di coprire quello storico buco di bilancio in nome di «una sana e prudente gestione». Oltre alle perdite storiche sono state in questo modo coperte anche quelle del 2024.
Da settembre il quotidiano sembra avere conti in equilibrio, e dovrà tenerli nel 2025
Campo Dall’Orto ha spiegato che a questo fine «è stata predisposta una situazione patrimoniale al 30 settembre 2024, dalla quale emerge una perdita dell’esercizio di euro 1.430.327; successivamente a tale data la gestione ha mostrato un equilibrio economico, in ragione della caratteristica maggiore redditività dei mesi finali dell’esercizio». Per l’operazione sono stati utilizzati i 10 milioni di capitale sociale iniziale, due versamenti da 700 mila euro e da 350 mila euro fatti da De Benedetti attraverso il suo gruppo Romed il 18 novembre e il 12 dicembre 2024 e un ulteriore versamento di 250 mila euro fatto il 10 gennaio 2025 come prima tranche per la ricostituzione del capitale sociale. Una volta conclusa tutta la trasformazione della società, inizierà ad arrivare la nuova liquidità prevista con l’aumento di capitale fino a 5 milioni di euro. Quando partì il Domani l’ingegnere De Benedetti aveva previsto che non gli dovesse costare più dei 10 milioni di euro dell’investimento iniziale. L’impegno è poi lievitato ben oltre il previsto, ma nell’ultimo anno il quotidiano ora diretto da Emiliano Fittipaldi ha più che dimezzato le perdite e la speranza dell’ingegnere è che si avvii presto al pareggio di bilancio, perché difficilmente ci saranno ulteriori iniezioni di liquidità.
In copertina: Carlo De Benedetti ed Emiliano Fittipaldi, editore e direttore del quotidiano «Domani»