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Gianluca Torre di “Casa a prima vista”: «Io la mia la voglio super ordinata: less is more»

gianluca torre casa a prima vista
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L'agente immobiliare diventato popolare con la trasmissione di Real Time racconta la sua carriera e la sua vita

Gianluca Torre, 54 anni, è un agente immobiliare diventato popolare con la trasmissione di Real Time Casa a prima vista. In un’intervista al Corriere della Sera dice che la sua casa è «super in ordine. Non voglio niente in giro, fuori posto, preferisco le superfici lisce. E ho pochi quadri, sono convinto che less is more». Nel colloquio con Chiara Maffioletti spiega che è entrato nell’immobiliare «da osservatore dei costumi, ho assistito a questa grossa crescita di Milano: l’ho respirata da subito. Quando c’è stata l’ultima finale di Champions League in città, il 28 maggio 2016, ricordo che ho camminato a lungo, da solo, e ho avvertito la conferma di una grossa internazionalizzazione».

L’immobiliare a Milano

Torre spiega che l’immobiliare a Milano «è entrata sempre più in orbita europea e questa cosa si riflette sull’immobiliare: la città stava decollando ma, al contempo, i prezzi degli immobili erano ancora bassi. Ci ho intravisto una possibilità. Poi ho comprato una piccola casetta, l’ho rifatta e l’ho rivenduta al doppio. Mi sono detto: non è un abbaglio». A quel punto è entrato in una grande agenzia: «Prima ho fatto il corso intensivo per diventare agente immobiliare e poi l’esame, passando. Sono serviti un paio d’anni per ingranare».

Tra tutti gli agenti di Casa a prima vista è quello che ha il seguito più grande: «E dire che prima avevo un profilo privato. È stata Warner (Discovery, il gruppo a cui fa capo anche Real Time, ndr ) a chiedermi di aprirlo. Io non volevo: vedevo quelli degli agenti che parlavano di case sui social e non mi piaceva quel loro approccio, un po’ da maestri. Lo ritenevo poco coerente con la mia personalità. Per cui ho iniziato a fare dei reel, dei brevi video, in cui mostravo le case ma come farei a un mio amico, mettendo bene in evidenza i pregi o le caratteristiche che la rendono unica. È stato un esperimento, ma è piaciuto tantissimo, da subito».

Casa a prima vista

Ha capito che il programma gli stava cambiando la vita «dopo un paio di mesi. Settembre 2023, direi. La gente ha iniziato a salutarmi per strada, a chiamarmi per nome. Un sabato pomeriggio sono uscito dall’ufficio e nel giro di duecento metri una coppia con un bambino mi ha fermato e mi ha chiesto un selfie: il bambino mi chiamava Gianluca. Poi qualcuno ha urlato dalla macchina: “Vai Gianlu, numero uno”. Un attimo dopo, stessa scena con una coppia di ragazzini. Ho guardato la mia collega incredulo». Attualmente ha «una compagna e sono felice. Lei non vuole assolutamente comparire e si stupisce per prima di tutto questo successo».

La villa

E svela che ha venduto «di recente una bellissima villa di fine ottocento, che comprendeva anche un bunker, cinque posti auto, il giardino… sono venuti a vederla cantanti e personaggi noti, ma alla fine l’ha comprato un notaio appassionato di dimore d’epoca. Un’altra volta invece ho venduto una casa da due milioni di euro alla prima visita: l’hanno messa sul mercato e quel pomeriggio l’ho venduta a un principe tedesco. Poi ricordo un’altra casa ancora in cui vivevano anche otto conigli: dovevo fare le visite con gli animaletti che giravano per le stanze. Solo che bisognava stare attenti: erano stati divisi per piano visto che non andavano d’accordo tra loro».

L’errore

Ma la più bella, ricorda «è stata forse quel giorno in cui un signore mi ha aperto casa sua per una visita. Io non c’ero mai stato prima, di solito la promuoveva un mio collega. Ho portato i miei clienti, abbiamo guardato tutti gli spazi, l’ho descritta nel dettaglio, solo che una volta usciti ho capito che avevo sbagliato civico: quel signore mi aveva aperto comunque e aveva assistito alla visita in silenzio perché credeva che sua moglie ci avesse autorizzati. Per fortuna i clienti non avevano fatto una proposta d’acquisto. Se ci ripenso rido ancora».

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