L’insulto di Giuseppe Conte a Giorgia Meloni: «È la cheerleader di Trump»
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Giorgia Meloni è la cheerleader di Donald Trump. A dirlo è il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in un’intervista a La Stampa. Nella quale sostiene che se il presidente americano ci scavalca «è perché l’Europa e l’Italia sono stata incapaci di definire una strategia politica. Uno spettacolo deprimente: Meloni e soci hanno pensato di vincere con le armi, mentre invece avrebbero potuto vincere solo con la politica e la diplomazia, diventando protagonisti nel negoziato e nella definizione di un nuovo orizzonte di pace e sicurezza per l’Ucraina e le restanti crisi».
L’escalation militare
Puntare sull’escalation militare è stato un errore, secondo Conte. Nel colloquio con Alessandro De Angelis Conte sostiene che Meloni «ha già scelto: farà la gregaria a vita, ieri di Biden che la baciava in fronte, oggi di Trump e Musk di cui fa la cheerleader. E continuerà in questo ruolo subalterno adempiendo ai compiti che le vengono chiesti: di qui il sostegno incondizionato a Netanyahu e lo strappo dell’accordo sulla via della Seta con la Cina. Altro che “schiena dritta”, altro che “sovranismo”: siamo solo degli irrilevanti satelliti nella galassia di Washington». Mentre se fosse lui al vertice farebbe «una grande iniziativa politica che rompa la tenaglia business-armi. Il business è la logica di Trump, che si muove secondo l’approccio transattivo del “one to one”: un deal con la Russia, per mettere fine alle spese, uno con l’Ucraina sulle terre rare e l’Europa che paga la ricostruzione a piè di lista».