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La lenta scomparsa dei giovani imprenditori italiani: in dieci anni perse 153mila aziende guidate da under 35

17 Febbraio 2025 - 15:02 Gianluca Brambilla
imprese giovani italia dati
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L'analisi di Unioncamere: crollano le aziende giovanili nelle costruzioni e nel commercio, crescono solo i servizi alle imprese e l'agricoltura

Nel giro di dieci anni, l’Italia ha perso un quarto delle aziende guidate da giovani imprenditori. Il dato emerge dall’analisi di Unioncamere-InfoCamere, che fotografa la profonda trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano. Nel 2014, le imprese guidate da under 35 erano quasi 640mila. A fine 2024, il numero è crollato a 486mila unità. Un calo del 24%, che in termini assoluti significa 153mila aziende scomparse in appena un decennio. «Il dato è figlio del contesto economico ma è chiaro che su di esso ha pesato l’invecchiamento della popolazione. Del resto, secondo il Cnel, negli ultimi 20 anni abbiamo avuto oltre 2 milioni di lavoratori under 35 in meno», commenta Andrea Prete, presidente di Unioncamere.

Crollano commercio e costruzioni, crescono i servizi alle imprese

Guardando ai singoli settori, sono soprattutto i comparti delle costruzioni e del commercio a pagare il prezzo più alto. Negli ultimi dieci anni, il primo hanno perso quasi 40mila imprese guidate da under 35 (-38,7%), mentre il secondo ha visto sparire oltre 66mila attività (-36,2%). Crollano anche le aziende manifatturiere guidate da giovani imprenditori: -35,9% rispetto al 2014. Stesso discorso anche per l’artigianato, che perde 47mila imprese giovanili (-28,1%). Gli unici settori dove gli under 35 sembrano trovare spazio sono due: i servizi alle imprese e l’agricoltura. I primi fanno registrare una crescita del 3,5% con quasi 2mila imprese giovanili in più rispetto al 2014. L’agricoltura si mantiene sostanzialmente stabile, con le aziende di giovani imprenditori che aumentano dello 0,06%. Secondo il presidente di Unioncamere, questi dati dimostrano che «i giovani che oggi scelgono di fare impresa puntano su attività dove il valore aggiunto della competenza e della tecnologia rappresenta un fattore distintivo e competitivo».

I dati regione per regione

A livello territoriale, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di imprese giovanili (oltre 74mila), che pure si sono ridotte del 15,1% nell’ultimo decennio. Al secondo posto c’è la Campania, con circa 61mila aziende guidate da under 35. Il calo più marcato dell’imprenditoria giovanile si registra nelle regioni del centro: -36,7% nelle Marche, -32% in Umbria, -31,1% in Toscana. Non va meglio nemmeno al Sud, dove tradizionalmente – fa sapere InfoCamere – l’incidenza di aziende giovanili sul totale delle imprese è più elevata. Negli ultimi dieci anni, le imprese guidate da under 35 sono calate del 35,6% in Molise, del 35,2% in Abruzzo, del 34,4% in Calabria, del 32,9% in Sicilia e del 28,6% in Puglia.

Foto copertina: Dreamstime/06Photo

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