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Tajani: «I russi non vogliono un cessate il fuoco temporaneo, temono il riarmo di Kiev. Si punta alla fine del conflitto»

18 Febbraio 2025 - 20:48 Stefania Carboni
tajani ucraina
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Le parole del vicepremier e ministro degli Esteri nella trasmissione di Bruno Vespa "Cinque Minuti": «Rubio è stato chiaro, l'Europa sarà coinvolta»

«I russi non vogliono un cessate il fuoco temporaneo temendo il riarmo dell’Ucraina», per cui occorre puntare su «un cessate il fuoco duraturo e la fine del conflitto». Queste le parole del vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando l’ipotesi di un cessate il fuoco entro Pasqua durante la trasmissione di Bruno Vespa ‘Cinque Minuti‘. «È ovvio che si tratta di una partita a scacchi – ha dichiarato – Gli Stati Uniti stanno cercando di allontanare la Russia dalla Cina e noi vogliamo la garanzia della sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa». Proprio in serata, il segretario di Stato americano ha chiamato i ministri degli Esteri del «Quint Nato», ovvero il gruppo con Stati Uniti e Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Ha riferito l’esito dell’incontro a Riad fra diplomazia americana e russa, il primo dallo scoppio del conflitto.

Cosa ha detto il segretario di Stato USA Rubio a Tajani

«Le parole di Rubio sono state chiarissime: l’Europa sarà coinvolta nella trattativa per un motivo molto chiaro. Noi abbiamo inflitto le sanzioni alla Russia e non può esserci trattativa se non c’è sul tavolo la questione sanzioni. Quindi l’Europa sarà protagonista della trattativa», ha dichiarato il ministro su Rai 1. «Rubio ci ha raccontato quello che si è detto a grandi linee con il ministro degli Esteri russo, Lavrov – ha precisato Tajani – è un inizio, non è ancora una trattativa, c’è un dialogo aperto tra americani e russi per vedere se si può trovare un accordo per dar vita a una trattativa. Siamo ancora a livello di telefonate, di incontri, ci saranno dei gruppi di lavoro tecnici e già giovedì ci sarà invece una riunione dei direttori politici, sempre del Quintetto (Usa, Italia, Francia, Germania, Regno Unito)». Interpellato sulle presunti tre fasi – tregua, elezioni, accordo – ha risposto: «È ancora prematuro. Non si è parlato affatto di queste tre fasi. È ancora molto presto. È stato soltanto un primo colloquio. Ora vogliamo capire bene come e quando l’Europa potrà essere protagonista. Quello che conta è essere uniti. Non bisogna nei momenti di difficoltà spaventarsi, fare riunioni a destra, riunioni a manca. Bisogna avere un progetto, avere un percorso, essere determinati, essere sempre a testa alta con i nostri alleati americani e naturalmente, quando ci sarà l’eventuale trattativa, a testa alta anche con i russi per garantire sicurezza, insieme europei e americani, dell’Ucraina e dell’intera unione».

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